La domanda sorge spontanea per una serie di ragioni. Al di là della polemica sul finanziamento dell’Ente Ricciconti a favore della Scuola Civica per il rimborso dell’abbonamento degli alunni provenienti da Notaresco e sulla cui liceità dubitiamo, visto anche i dettami dello Statuto dell’Ente stesso (attendiamo a tal proposito una chiarificazione da parte di coloro che gestiscono il Ricciconti); vari sono i rilievi da porre.
Ricordiamo che i Comuni hanno obblighi di legge specifici per la scuola dell’infanzia, per la primaria e per le medie: manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici, le spese per le utenze, gli arredi, il materiale didattico, il trasporto scolastico (solo per la scuola dell’obbligo). Averi questi compiti significa programmare e svolgere una serie di attività secondo canoni di efficacia ed efficienza e nel rispetto delle norme tecniche.
E’ vero che le risorse sono poche, ma quelle che ci sono vanno utilizzate totalmente e con il massimo risultato.
Premesso ciò con la delibera di Giunta del luglio 2013 relativa alla “Organizzazione servizi di supporto alle attività scolastiche “, sembra proprio che l’Amministrazione non sappia che pesci pigliare.
C’è di più: lo “sforzo” compiuto per presentare alla Regione Abruzzo dei progetti esecutivi relativi alla messa in sicurezza di alcuni edifici scolastici, allo scopo di ottenere finanziamenti ministeriali di cui al D.L. 69/2013, approvati con delibere 142-143-144-145 del 12 settembre 2013 (per la scuola elementare di Atri capoluogo, la scuola materna di Fontanelle, la scuola materna di Via Risorgimento e la scuola elementare di Casoli) confermano la necessità di eseguire interventi, ma anche testimoniano l’assenza di risorse.
Di fronte al costo sostenuto per i progettisti (non si pensa abbiano lavorato gratis) è seguito un nulla di fatto visto che, come era prevedibile, la Regione Abruzzo con determina del Dirigente di servizio n. DC31/101 dell’11/10/13 ha incluso le istanze tra le ammissibili, ma non ha indicato alcun progetto come finanziabile.
La Regione poteva fare decisamente di più per Atri e non solo “le parate propagandistiche” dell’ Assessore Gatti in Consiglio Comunale.
Rimangono solo € 66.000,00 per la Scuola Media Mambelli, finanziati quasi completamente attraverso un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti.
Potremmo dire meglio di niente…
Tale quadro desolante dimostra che non basta l’attenzione spasmodica verso la Scuola Civica, per garantire alla Giunta Astolfi la sufficienza in pagella.
ALFONSO PROSPERI
GIANNI DE GALITIIS