Chieti. Loris Medoro ha accettato l’idea ed in un mese ha scritto la messa, in sol maggiore, per tre voci maschili.
All’età di sei anni era già una promessa, un talento nel canto ed ha partecipato a diversi concorsi canori, anche a livello nazionale, ottenendo successo e vincendo.
All’età di 10 anniha iniziato lo studio del pianoforte prendendo lezioni dalla maestra pianista Matilde Mazzoni e l’anno successivosi è iscritto al conservatorio Luisa D’Annunzio di Pescara, dove ebbe la fortuna di essere seguito amorevolmente sino al diploma, conseguito all’età di 21 anni, dalla professoressa, pianista Australiana, Margaret Barton.
Purtroppo, la perdita del padre, quando Loris aveva 15 anni, ha procurato problemi economici alla famiglia.
Per seguitare gli studi, Loris ha guadagnato i soldi facendo concerti nella stagione estiva.
Dopo il diploma, ha seguito corsi di musica elettronica col maestro e compositore Riccardo Bianchini e corsi di perfezionamento al pianoforte con il pianista italo – argentino Fausto Zadra, Michele D’amato e Biondi.
Ha collaborato con il violinista Angelo Stefanato e il regista Michelangelo Antonioni.
Ha svolto un’intensa attività concertistica, sia come pianista che clavicembalista, da solista o accompagnandosi con gruppi musicali.
E’ insegnante di educazione musicale nella scuola media statale, organizza attività corali di giovani e la musica spazia dal classico al moderno, al gospel e jazz.
E’ entrato nell’arciconfraternita del sacro monte dei morti, come corista, nel 1985.
Nel 2004 è diventato maestro del coro di questa arciconfraternita, per la preparazione del miserere, che viene cantato nella processione del cristo morto, il venerdì santo.
I primi giorni del mese di ottobre del 2013, un amico lo ha invitato e stimolato a comporre una messa in latino.
Loris Medoro ha accettato l’idea ed in un mese ha scritto la messa, in sol maggiore, per tre voci maschili.
Mi ha raccontato che lo ha scritto pensando ai coristi del coro dell’arciconfraternita…
Due mesi di prove intense con il coro per preparare la messa e, la prima rappresentazione, il 20 dicembrein cattedrale, con la presenza come officiante, dell’arcivescovo metropolita di Chieti – Vasto, Bruno Forte.
Durante l’omelia, l’arcivescovo ha pensato di dare un nome a questo componimento, “Missa de Incarnazione Domini”.
Penso che il titolo sia adatto a questa messa come manifestazione di Gesù Cristo.
La messa si compone dei seguenti passaggi, riferiti alla celebrazione eucaristica:
Kyrie – Gloria – Sanctus – Benedictus – Agnus Dei.
Il coro è composto da persone, anche di una certa età, dove la maggioranza non è a conoscenza della musica.
Ciò ha comportato al maestro maggiore impegno, ma i coristi, con abnegazione e responsabilità, sono stati sempre presenti alle prove, cercando di non dimenticare le lezioni che apprendevano dal maestro.
La messa,accompagnata dagli strumenti musicali diretti dal maestro Peppino Pezzulo, è stata cantata con solennità ed apprezzata dai numerosi fedeli presenti alla celebrazione.
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