Cultura & Società

Dal Comune di Teramo e dal Centro di Cultura “Hannah Arendt”, per gli studenti ed i cittadini teramani, il film “Anita B.” di Roberto Faenza

 

Significativi appuntamenti cinematografici sono in programma per i prossimi giorni, legati alle celebrazioni della Giornata della Memoria”.

Il Centro di Cultura delle donne “Hannah Arendt” con  il patrocinio dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Teramo, organizza per gli studenti delle scuole medie e delle superiori  la proiezione del film “Anita B.”,  diretto da Roberto Faenza, liberamente ispirato al romanzo “Quanta stella c’è nel cielo”, di Edith Bruck, romanziera e poetessa di origine ungherese. Il film  sarà proiettato in contemporanea nelle Sale del Cinema Smeraldo e del CineTeatro Comunale di Teramo  il 30 – 31 gennaio, 5 – 6 febbraio 2014, con i seguenti orari: 9,30 – 11,00; 11,30 – 13,00.  

E’ prevista un’unica proiezione serale, aperta a tutti, il 28  gennaio 2014, ore 20,45, presso il Cinema Smeraldo.

Il film è stato presentato il 10 novembre scorso in apertura dei lavori del XVIII Congresso Nazionale Agiscuola, incontrando grande interesse da parte dei numerosi Direttori degli Uffici Scolastici Regionali del MIUR. Ha ricevuto il patrocinio di Roma Capitale – Assessorato alla Scuola, Infanzia, Giovani e Pari Opportunità e il patrocinio dell’ANP – Associazione Nazionale Dirigenti e Alte Professionalità della Scuola.

“Anita B.” è la storia di una coraggiosa crescita femminile, un romanzo di formazione pieno di stupore, straordinariamente attuale. L’anteprima nazionale del film, che si è svolta a Roma il 14 gennaio, ha ottenuto il patrocinio del Comitato di Coordinamento per le Celebrazioni in Ricordo della Shoah.

Il regista Roberto Faenza così lo ha presentato: “Penso che questa storia abbia una valenza in più. Quando si racconta la Shoah, il dopo si tende a dimenticarlo, come se i sopravvissuti non avessero diritto di parola. Nel caso di Anita è un dopo avventuroso, che merita di essere raccontato”.

Tutti noi, come ebbe a scrivere Jean Amérie, compagno di baracca di Primo Levi, abbiamo al fianco due angeli in lotta tra di loro: uno che ci sprona a ricordare e uno che invita a dimenticare. Il film racconta proprio questo e offre allo spettatore una soluzione.

E come dimenticare le parole del premio Nobel per la pace, il grande scrittore Elie Wiesel, sopravvissuto ad Auschwitz? “Chi ascolta un superstite dell’Olocausto diventa a sua volta un testimone”.  Con questi suggerimenti, la pellicola verrà proiettata per gli studenti teramani.

 

 

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