Fano Adriano (TE). «Quale futuro per Prato Selva e Fano Adriano?». E’ questo il titolo del convegno-dibattito che che si è svolto oggi a Fano Adriano.

All’incontro hanno partecipato: il Sindaco Adolfo Moriconi, il Presidente della Gran Sasso Teramano Marco Bacchion ed il direttore Ferdinando Marsilii, il presidente del Bim Franco Iachetti, l’onorevole Giulio Cesare Sottanelli e il presidente dell’associazione “Uniti Per Fano Adriano” Tommaso Ceci. All’incontro erano presenti tanti cittadini e operatori della montagna teramana.

Dopo quarant’anni di attività, quest’anno gli impianti di Prato Selva non hanno riaperto.

«La Gran Sasso Teramano ha portato avanti in questi mesi un tentativo di gara per la gestione dell’impianto di Prato Selva per i prossimi tre anni: Due inviti che sono andati entrambi deserti. Poi è stata aperta una fase di licitazione privata e ci sono tre operatori di Fano Adriano che hanno presentato una proposta economica», ha dichiarato il direttore della Gran Sasso Teramano Fernando Marsilii.

Per il presidente dell’associazione “Uniti per Fano Adriano”, Tommaso Ceci: «La stagione invernale è oramai gravemente compromessa, ci sono forti dubbi che l’impianto possa ripartire a settembre: Prato Selva è l’unica stazione che lavora undici mesi l’anno in Abruzzo». Per Ceci: «La mancata programmazione ha comportato la chiusura dell’impianto».

Il Sindaco Adolfo Moriconi si è detto invece ottimista sulla riapertura: «Per quanto riguarda quella immediata – ha detto – sono ottimista, il Comune si è fatto parte attiva e credo che tra breve anche per quest’anno riusciremo ad aprire. Sul futuro invece c’è un interrogativo, dovuto al prolungamento della vita tecnica del Campo dei Venti con l’Abetone e tra due anni al massimo ci sarà il problema del rinnovo della seggiovia, se ci saranno i fondi per costruire un nuovo impianto questo non lo so dire».