GIUSTIZIA MINORILE, BRAMBILLA: “SUBITO UN PIANO PER CONTRASTARE IL DISAGIO DEI GIOVANI E METTERLI DAVVERO IN CIMA ALL’AGENDA DI GOVERNO, NON SOLO A PAROLE”
GIUSTIZIA MINORILE, BRAMBILLA: “SUBITO UN PIANO PER CONTRASTARE IL
DISAGIO DEI GIOVANI E METTERLI DAVVERO IN CIMA ALL’AGENDA DI GOVERNO,
NON SOLO A
PAROLE”
“Mettere i giovani e i giovanissimi, che rappresentano il nostro
futuro, in cima all’agenda di governo, non utilizzandoli soltanto come
argomento di
slogan nei discorsi pubblici, ma realizzando iniziative concrete e con un
piano serio e adeguatamente finanziato di sostegno”. Lo chiede l’on.
Michela Vittoria Brambilla, presidente della commissione bicamerale per
l’infanzia e l’adolescenza, prendendo spunto dal passaggio dedicato alla
giustizia minorile nella relazione alle Camere del ministro Guardasigilli.
“La relazione – sottolinea l’on. Brambilla – conferma che non è
più rinviabile un complesso di interventi concreti per contrastare la
povertà e l’esclusione sociale di fasce sempre più ampie di minorenni”.
Secondo la parlamentare di Fi, “le carenze del nostro welfare, storicamente
frammentato e iniquo, sono oggi aggravate dalla crisi economica che ha
ridotto o addirittura annullato gli effetti positivi dei “paracadute”
tradizionali: la famiglia e le comunità locali, ormai non più in grado di
supplire, com’era parzialmente accaduto in passato, alle insufficienze
“croniche” del sistema: dalla pura e semplice “assistenza” a chi non
ce la fa più, all’assenza di una rete nazionale dei servizi per la prima
infanzia, alle lacune dell’offerta formativa. Le conseguenze tra i
minori – dispersione scolastica, abuso di sostanze stupefacenti,
reclutamento nella criminalità organizzata, solo per citarne alcune – sono
sotto
gli occhi di tutti gli osservatori e puntualmente registrate dalle parole
del Guardasigilli. Che cosa aspetta allora il governo – chiede l’on.
Brambilla – a lanciare un piano serio e adeguatamente finanziato per
sostenere l’infanzia e l’adolescenza? Occorre restituire ai ragazzi libertà
di scelta, opportunità e orizzonti. Il governo Letta ignora il disagio
minorile e lo ha dimostrato “rubando” il futuro dei più giovani:
abbiamo
visto solo tagli dolorosi, improvvidi e ingiustificabili a quel che resta
dei fondi sociali, come il Fondo per l’Infanzia e l’Adolescenza.
Faccio
appello a tutti i ministri perché non si limitino a pronunciare grandi
discorsi sulla centralità della famiglia, ma si facciano effettivamente
carico del problema. Invece di essere complici dello “scippo”
delle risorse destinate a bambini e ragazzi”.