Teramo. Manola Di Pasquale: mi pare chiaro, esistono due Sindaci
Mi pare chiaro, esistono due Sindaci e convivono in Brucchi l’uno all’insaputa dell’altro: uno decide di ristrutturare il Teatro Comunale recuperando a questo scopo anche i locali dell’Oviesse mentre l’altro, per fargli dispetto, decide di destinarli ad attività commerciali.
Brucchi non può insultare l’intelligenza dei cittadini e dei
consiglieri: l’affitto commerciale, le cui regole sono sancite dalla legge e parlano di una durata 6 x 6, comunque mai al di sotto dei sei anni non è compatibile con il progetto del recupero e della ristrutturazione dell’attuale Teatro Comunale.
Di più. L’ipotesi progettuale del recupero del vecchio Teatro Comunale esiste dai tempi della Giunta Sperandio ma l’amministrazione Brucchi si è spesa per un’altra ipotesi: quella di un project financing iniziato male e finito peggio perché mancava dei minimi presupposti logici, tecnici, ambientali, urbanistici e anche finanziari. Viene da chiedersi a quali interessi, non certo istituzionali e collettivi, rispondesse quel progetto che, infatti, non è mai riuscito a vedere la luce per le troppe zone d’ombra che si portava dietro.
Al danno la beffa visto che in quella occasione l’amministrazione Brucchi non si è fatta minimo scrupolo di buttare nel cestino le firme di 5000 cittadini che su queste scelte chiedevano un referendum.
Nelle ultime ventiquattro ore è spuntato l’altro Sindaco: quello a favore del recupero del vecchio Teatro, quello democratico e partecipativo, quello che fa scegliere i cittadini.
Peccato che fino ad oggi nessuno se ne sia accorto e che questa bella trovata ci sarebbe stata propinata a 100 giorni dal voto – così ha dichiarato il Sindaco – quando, affittati i locali dell’ex Oviesse per altri sei anni ci avrebbero annunciato che il nuovo Teatro si sarebbe fatto nel vecchio Teatro, nel frattempo indisponibile. Va bene la propaganda elettorale ma qui si esagera!
Teramo li 22 gennaio 2014
Manola Di Pasquale