Sono molto preoccupato.
Sono preoccupato per i futuri posti di lavoro; sono preoccupato per il commercio teramano, per l’economia cittadina.
Sono preoccupato per le casse comunali.
La Cultura, con l’occupazione di un locale commerciale – ripeto, un locale commerciale – non ha nulla a che vedere.
Va bene il dialogo, se è costruttivo e se aiuta a comprendere e risolvere le problematiche, ma nel rispetto di ruoli e prerogative.
Prendo atto, però, vista la presenza di personaggi politici regionali e locali e di presunti candidati Sindaci, che non si tratta di protesta per la Cultura ma di campagna elettorale.
Noi andiamo avanti per la nostra strada; sappiamo molto bene dove e come dare a Teramo un nuovo o un rinnovato Teatro; sappiamo bene cosa fare dell’area del vecchio stadio; abbiamo la nostra idea della Teramo del futuro, e il 14 Febbraio, a 100 giorni dal voto, la diremo alla città.
Ho dato la mia disponibilità ad ascoltare le loro istanze, nell’unico luogo a ciò deputato: la casa comunale. Nessuno si è presentato.
Maurizio Brucchi
Sindaco di Teramo