Abruzzo

Abruzzo. Ruffini, D’Amico e Di Pangrazio: CHIODI SVENDE LE CASE POPOLARI DOPO 5 ANNI NESSUNA RIFORMA, NESSUN NUOVO ALLOGGIO, SOLO MAGGIORI DEBITI.

 

“Dopo aver atteso invano una proposta di riforma delle Ater, adesso la maggioranza ha deciso di svendere definitivamente il patrimonio delle case popolari permettendo agli Enti deficitari il risanamento dei propri bilanci attraverso i proventi delle vendite degli immobili di edilizia residenziale pubblica” è questo il grido di allarme dei consiglieri regionali del Pd della II Commissione Consiliare (D’Amico, Di Pangrazio, Ruffini), secondo cui domani in Consiglio regionale la maggioranza potrebbe forzare la mano per approvare la cosiddetta legge “Ammazza Edilizia Popolare”.

 

Una legge che dimostra ancora una volta il fallimento “della politica degli spot” della Giunta Chiodi, fatta di annunci, di riforme promesse e mai fatte, di diminuzioni dei costi dei cda e della politica che nessuno ha visto.

 

Secondo il Pd sulle politiche della casa questa maggioranza ha clamorosamente fallito:

  1. Prima ha commissariato le Ater
  2. Ha promesso una riforma organica del settore
  3. Non ha mai presentato una vera riforma delle Ater
  4. Non ha preso in considerazione neanche la riforma del Pd
  5. Adesso risana i bilanci delle Ater con la vendita del patrimonio
  6. Ammazza il settore “Casa” che non avrà più un centesimo per fare nuovi alloggi e per le manutenzioni degli alloggi stessi. 

     

    “Siamo contrari su tutta la linea del provvedimento ” dicono D’Amico, Di Pangrazio e Ruffini “non si vende il patrimonio delle case popolari per risanare i debiti. In questo modo la Regione non solo non realizzerà più nuovi alloggi  ma addirittura li smobilita mettendo in crisi la richiesta delle famiglie bisognose. In cinque ani Chiodi non solo non è riuscito ad approvare una riforma dell’edilizia residenziale pubblica ma al contrario porta le Ater verso il fallimento dopo averle commissariate.”

     

    Ci opporremo contro questa legge che colpisce al cuore l’emergenza abitativa, con particolare riferimento a quelle fasce di popolazione più in difficoltà. Tra l’altro come segnalato dal Sunia riteniamo che questa Legge possa essere in contrasto con le norme nazionali (Legge 560/1993), che hanno inderogabilmente fissato il vincolo di destinazione per i proventi derivanti dall’alienazione di alloggi popolari. La nostra proposta è di ritirare il provvedimento e tornare a discutere della riforma organica del settore Casa, partendo proprio dal progetto di riforma sia delle Ater che dell’housing sociale che il nostro Gruppo ha presentato nel febbraio del 2012” dicono Ruffini, D’Amico e Di Pangrazio.

     

    Il Gruppo del Pd si è detto comunque disponibile ad approvare un provvedimento “ad hoc” che garantisca gli stipendi dei dipendenti dell’Ater di Chieti, fermo restando il ritiro del provvedimento presentato dalla maggioranza.

     

     

    lunedì 24 febbraio 2014

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