ANCARANO (TE) – FIGLIO INGRATO MALTRATTA LA MADRE E LE ESTORCE DENARO PER SODDISFARE LA PROPRIA DIPENDENZA DAL GIOCO D’AZZARDO

 

I CARABINIERI DELLA STAZIONE DI SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA, QUESTA MATTINA SI SONO PRESENTATI NELL’ABITAZIONE DI L.(COGNOMEC. (NOME) 28ENNE DEL POSTO, CHE VIVE CON LA MADRE, AL QUALE HANNO NOTIFICATO L’ORDINANZA DI APPLICAZIONE DELLA MISURA CAUTELARE PERSONALE EMESSA DAL G.I.P. DEL TRIBUNALE DI TERAMO – DOTT. DOMENICO CANOSA – SU CONFORME RICHIESTA DEL PUBBLICO MINISTERO – DOTT.SSA SCORDAMAGLIA –, CON LA QUALE VIENE DISPOSTO L’ALLONTANAMENTO IMMEDIATO DEL FIGLIO DALLA CASA FAMILIARE IN ANCARANO DOVE VIVE CON LA MADRE ED IL DIVIETO DI AVVICINARSI ALLA STESSA, MANTENENDO UNA DISTANZA MINIMA DI ALMENO 500 METRI. IL PROVVEDIMENTO CAUTELARE GIUNGE A CONCLUSIONE DI UNA DELICATA ATTIVITÀ DI INDAGINE CONDOTTA DAI CARABINIERI DELLA STAZIONE DI SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA DIRETTI DAL LGTEN MARIO DE NICOLA E COORDINATI DAL COMANDANTE DELLA COMPAGNIA CARABINIERI DI ALBA ADRIATICA CAPITANO RAFFAELEIACUZIO DOPO BEN OTTO DENUNCE PRESENTATE AI CARABINIERI DALLA MADRE 50ENNE, STANCA DEI CONTINUI SOPRUSI, MALTRATTAMENTI E RICHIESTE DI DENARO CHE SERVIVANO AL FIGLIO DISOCCUPATO PER SODDISFARE LA SUA DIPENDENZA DAL GIOCO D’AZZARDO. RICHIESTE, DIVENTATE NEL TEMPO INSISTENTI E PRESSANTI, CHE ERANO VERE E PROPRIE ESTORSIONI, POICHÉ CONTORNATE DA MINACCE ESPLICITE QUALI COLPIRE LA MADRE CON UN MARTELLO OVVERO CON UN COLTELLO, ANCHE SE DI FATTO NON SI ERANO MAI CONCRETIZZATE E CONTINUI MALTRATTAMENTI, MA SUFFICIENTI ALLA DONNA PER VIVERE UN CLIMA DI TERRORE E SOPRAFFAZIONE CAGIONANDO UNA CONTINUA E GRAVE SOFFERENZA PSICOLOGICA ED IL TIMORE PER LA PROPRIA INCOLUMITÀ PERSONALE. TALVOLTA, IL FIGLIO, PER OTTENERE IL DENARO, CON ATTEGGIAMENTI DI SOPRAFFAZIONE LA STRATTONAVA VIOLENTEMENTE O LA COLPIVA CON SCHIAFFI AL VOLTO O ALLE SPALLE E QUALCHE VOLTA LE GETTAVA ADDOSSO FRUTTA O ACQUA, TANTO DA INDURLA A CORRISPONDERE, PER TIMORE DI PIÙ GRAVE E VIOLENTA REAZIONE, IL DENARO (20 – 50 €URO PER VOLTA). PER TALI GRAVI RAGIONI, STANTE IL PERICOLO CONCRETO DELLA REITERAZIONE DEI REATI DA PARTE DELL’INDAGATO, CHE DOVRÀ RISPONDERE DI ESTORSIONETENTATA ESTORSIONE CONTINUATE E MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA AGGRAVATI VENIVA EMESSA L’ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE PERSONALE. ORA IL RAGAZZO DOVRÀ GUARDARSI BENE DALL’AVVICINARSI ALL’ABITAZIONE DELLA MAMMA POICHÉ LA VIOLAZIONE DEL PROVVEDIMENTO POTREBBE COSTITUIRE UN AGGRAVAMENTO DELLA MISURA CAUTELARE IN ATTO.