Cultura & Società

Dal grande schermo alla grande musica. I capolavori del cinema raccontati dalle note dei Cinedelika

 

              

Sabato 15 febbraio, presso la Maison Des Arts in Corso Umberto a Pescara (inizio ore 18, ingresso libero consentito dalle 17.30 fino ad esaurimento posti), nell’ambito della rassegna “sabato in concerto jazz”, la chitarra di Matteo Di Battista, la batteria di Luca Di Battista, il basso di Michelangelo Brandimarte ed il piano di Fabio D’Onofrio, rivisiteranno le colonne sonore che ci hanno fatto sognare.

 

 

La magia del grande schermo ha da sempre un grande alleato: la musica. I Cinedelika (Matteo Di Battista, chitarra; Fabio D’Onofrio, piano; Michelangelo Brandimarte, basso; Luca Di Battista, batteria) rivisiteranno sabato 15 febbraio (nell’ambito della rassegna dei “sabato in concerto jazz” in corso Umberto presso la Maison Des Arts, inizio ore 18, ingresso libero e consentito dalle ore 17.30 fino ad esaurimento posti, cartellone della Fondazione Pescarabruzzo, organizzato dall’associazione culturale Archivi Sonori con la direzione artistica di Maurizio Rolli), le più belle colonne sonore del cinema  italiano ed internazionale.

Un live che è frutto di più di un anno di preparazione come dice il chitarrista Matteo Di Battista “Il cinema è la passione di tutti i componenti del gruppo, seconda solo alla musica, dunque l’idea, nata nel 2011, è arrivata in maniera del tutto spontanea, di lì un anno molto denso di lavori di arrangiamento e di prove, e  siamo sempre in working progress, perchè nulla risulti statico, ovviamente ci sono continui aggiornamenti e anche per sabato ci saranno delle sorprese”.

Quanto è importante la musica per il cinema? “Direi che la musica è essenziale quanto un dialogo, perché se ci rifletto io non riuscirei mai ad immaginare un film senza musica, mentre, certo sforzandomi, riuscirei comunque a vedere un film senza dialoghi”.

Che brani eseguirete per il pubblico della Maison Des Arts?“Più che di esecuzione di pezzi mi piace citare gli autori, ci saranno musiche di Nino Rota, Ennio Morricone, Henry Mancini, Alan Silvestri e tanti altri, un viaggio musicale che partirà dalla fine anni ’50 per arrivare praticamente ai giorni nostri”.

Un progetto che sta riscuotendo enorme successo “In effetti c’è sempre stato molto interesse e seguito per i nostri live, abbiamo già avuto alcune date fuori abruzzo e ve ne saranno altre a breve”.

Tanto impegno, studio e fatica, ma quanto è difficile per giovani professionisti come voi, vivere di musica? “Sostanzialmente c’è un tipo di accettazione di partenza, sei consapevole delle notevoli difficoltà ed accetti di vivere alla giornata, senza troppi fronzoli, sai che non sarà possibile programmarti il futuro, però abbiamo un vantaggio rispetto ad altre categorie in questo periodo di crisi, il collante di tutto è la passione, viviamo con cio’ che ci piace fare, e soprattutto, c’è una grande motivazione, il credere fortemente di riuscire a farcela”.

 

 

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