Teramo e Provincia

IL GIUDICE DEL LAVORO RIGETTA LE ISTANZE RISARCITORIE DELL’EX COMANDANTE DELLA PM MASSIMILIANO ZIPPI

 

                   Il magistrato gli riconosce un parziale risarcimento di 20mila euro. Il sindaco: “condivido”

 

Dopo il Tar ed il Consiglio di Stato che posero la parola fine sul ricorso amministrativo relativo al licenziamento dell’ex comandante della polizia locale Massimiliano Zippi per rivisitazione della graduatoria concorsuale decretando all’attuale tenente Sabrina Polletta la titolarità del posto, è giunto anche il pronunciamento della magistratura del Lavoro. Il giudice Giuseppe Marcheggiani ha infatti rigettato la domanda di condanna promossa da Zippi al Comune di Tortoreto sul mantenimento in servizio dello stesso ufficiale di polizia con assegnazione ad altro posto di pari livello all’interno della pianta organica comunale mantenendo pari trattamento economico e di posizione. Il giudice ha anche rigettato la domanda di condanna al risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali denunciati da Zippi come subiti durante il periodo nel quale gli era stato impedito di svolgere attività lavorativa dalla data di licenziamento al ricorso per la reintegra in servizio. Quello che però il giudice ha riconosciuto all’ex comandante è l’accoglimento parziale di condanna del Comune al risarcimento del danno “cagionato al ricorrente dall’incolpevole affidamento nella regolarità della graduatoria definitiva del ricorso per la nomina a comandante del corpo di polizia municipale – scrive il giudice del Lavoro- che liquida in via equitativa in 20mila euro”. Il sindaco di Tortoreto, Generoso Monti, sottolineando la regolarità e la legittimità del percorso seguito dall’attuale amministrazione sul caso (Zippi venne assunto due legislature precedenti a questa, dall’amministrazione Lombi) aggiunge: “l’amministrazione condivide la decisione del giudice in ordine al risarcimento proprio per l’incolpevole affidamento – come scrive il giudice- al ruolo di comandante. Non fu certo colpa di Zippi che venne assunto in servizio prestando la propria opera per 12 anni. Mi chiedo, ora, se dietro questo esborso economico che chiama in causa il Comune che dovrà mettere mano alle proprie casse, si celi la responsabilità di terzi”.

 

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