Oltre 6 milioni e 300mila euro di pratiche liquidate. Entro marzo l’affidamento del Piano per la
ricostruzione. L’assessore sollecita la costituzione dei consorzi tra proprietari previsti dalla legge
L’assessore alla Ricostruzione, Angelo Di Donatantonio, rigetta con forza le accuse del Movimento
per la ricostruzione di Montorio 2009.
MONTORIO – “I dati forniti dal Movimento sono completamente infondati – spiega l’assessore al
ramo -, innanzitutto non si parla di migliaia di case da ricostruire, ma di circa 300 abitazioni.
Inoltre, su 574 pratiche di esiti “A” finora istruite, ne abbiamo pagate 475 – le restanti sono
risultate inammissibili per carenza di requisiti – per un valore complessivo di 3 milioni e 809mila
euro. Sono state, inoltre, istruite pratiche per gli edifici delle classi B, C, D ed E per un totale di 2
milioni e mezzo di euro circa. Si consideri che il nostro è un Comune di 8.400 abitanti, che al pari
degli altri comuni del cratere, molto più piccoli, ha finora potuto contare sul lavoro di due
collaboratori coordinati e continuativi: si tenga presente che nel nostro territorio la mole di lavoro
è cento volte superiore a quella degli altri comuni”. Per quanto riguarda i centri storici, l’assessore
ricorda che nessuno degli otto Comuni rientranti nell’area del cratere sismico ha approvato e dato
avvio ad oggi ai Piani di ricostruzione: “L’iter nel nostro caso sta procedendo speditamente –
precisa l’assessore Di Donatantonio – e, ultimata la fase di apertura e valutazione delle offerte,
procederemo all’affidamento del Piano entro il mese di marzo. Non si nega che qualche lieve
ritardo c’è stato, ma esclusivamente dovuto al rispetto dei vari step previsti dalla nuova filiera per
la ricostruzione, istituita dalla recente normativa nazionale”. Considerato che la maggior parte
degli interventi riguarda il centro storico, l’assessore ricorda, inoltre, che i cittadini devono
rispettare gli adempimenti di legge per la formazione dei consorzi. “Ad oggi risulta – prosegue Di
Donatantonio – che molti aggregati non si sono costituiti, in particolare nell’area del centro storico
dove abbiamo ad oggi solo 27 consorzi formati sui 66 previsti. Questo può limitare seriamente la
progettazione, per cui, dopo l’ampia fase informativa e la pubblicazione dei relativi bandi,
sollecitiamo ancora i proprietari di case a costituirsi in consorzi e i tecnici a presentare le
progettazioni fuori perimetrazione, ossia ricadenti fuori dal Piano di ricostruzione”. L’assessore si
mette a disposizione per qualsiasi cittadino necessiti di ulteriori chiarimenti su procedure da
seguire e tempi. La costituzione dei consorzi è importate per accorciare la filiera della ricostruzione
ma anche per un’altra considerazione: la redazione del Piano sarà preceduta da una fase di
consultazione dei cittadini per definire la priorità degli interventi. Per avere voce in capitolo
diventa, quindi, essenziale per i proprietari adempiere all’obbligo di consorziarsi.
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