Teramo, 25 febbraio 2014 ‒ È stato firmato questa mattina nella nuova sede della Facoltà di Medicina Veterinaria a Piano d’Accio un accordo tra l’Università degli Studi di Teramo e il Corpo Militare Speciale dei Cavalieri dell’Ordine di Malta, responsabile dei punti medici avanzati e degli ospedali da campo in occasione delle grandi emergenze.
La collaborazione è stata possibile grazie alla presenza in Abruzzo di un Reparto Operativo di emergenza del Corpo Militare Speciale dei Cavalieri dell’Ordine di Malta ‒ con a capo il colonnello sanitario Giuseppe Galatioto Paradiso ‒ che già aveva in programma sinergie con la Facoltà di Medina Veterinaria di Teramo.
Inoltre il nuovo Accordo di cooperazione tra la Difesa italiana e il Sovrano Ordine di Malta firmato lo scorso 29 gennaio per le «attività di soccorso sanitario in circostanze di guerra, pubbliche calamità e di emergenza, sia all’interno del territorio nazionale, sia nel corso di missioni umanitarie e per il mantenimento della pace al di fuori del territorio nazionale» prevede la costituzione di una Commissione consultiva composta da personale della Difesa e del Sovrano Ordine di Malta per l’apertura a nuove professionalità, tra cui quella del Medico Veterinario.
L’accordo ‒ siglato dal rettore Luciano D’Amico e dal colonnello capo amm.vo Mario Fine ‒ ha lo scopo quindi di individuare e attivare programmi e progetti concreti per promuovere la cultura professionale nel settore del medical disaster management e della gestione sanitaria delle maxi emergenze e di inserire la Facoltà di Medicina Veterinaria di Teramo quale punto medico-veterinario avanzato durante le grandi emergenze. L’accordo oltre che dal rettore e dal colonnello capo amm.vo è stato illustrato da Pier Augusto Scapolo, preside della Facoltà di Medicina Veterinaria, e da Augusto Carluccio, direttore sanitario dell’Ospedale veterinario universitario didattico di Teramo.
In occasione della firma dell’accordo, inoltre, si è tenuto, sempre nella mattinata, un evento formativo dal titolo “Ruolo della Facoltà di Medicina Veterinaria e del Corpo Militare Speciale dell’Ordine di Malta nelle maxi emergenze”, coordinato da Augusto Carluccio. Dopo la presentazione del colonnello capo amm.vo Mario Fine, che ha tracciato il profilo del Corpo Militare Speciale dei Cavalieri dell’Ordine di Malta, sono intervenuti il comandante del Reparto Operativo di Emergenza, colonnello medico Giuseppe Galatioto Paradiso sui dispositivi sanitari nelle maxi emergenze; il farmacista Giovanni Foschi, che ha parlato del ruolo della farmacia nelle emergenze e della sua esperienza personale negli interventi in Emilia e in Abruzzo; di Fulvio Marsilio, presidente del Corso di laurea in Tutela e benessere animale, che ha trattato il ruolo del veterinario nelle maxi emergenze; di Pierluigi Imperiale, dirigente della Asl di L’Aquila, che ha affrontato il tema del controllo della filiera alimentare nelle emergenze; di Andrea Boari, presidente del Corso di laurea in Medicina Veterinaria, che ha concluso illustrando l’esperienza del Dipartimento di Scienze cliniche veterinarie di Teramo nell’emergenza del terremoto Abruzzo.
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Università Degli Studi TERAMO
FacoltÀ Di MEDICINA VETERINARIA
Protocollo di intesa
tra
L’Università degli Studi di Teramo – Facoltà di Medicina Veterinaria – Ospedale Veterinario Universitario Didattico dell’Università degli Studi di Teramo in prosieguo denominato “OVUD”, con sede in Teramo –, in persona del Rettore, Prof. Luciano D’Amico;
E
il Corpo Militare Speciale dell’Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta in prosieguo denominato Corpo Militare A.C.I.S.M.O.M., con sede in Roma Caserma “Gen. Artale”, Via Giorgio Pelosi n. 41, in persona del Comandante pro tempore (f.f.) Col. Isp. Capo Amm.vo Mario Fine.
PREMESSA
CONSIDERATO che il Corpo Militare A.C.I.S.M.O.M., per i suoi compiti istituzionali ha un particolare interesse all’approfondimento delle tematiche relative alle Maxiemergenze e alla Medicina delle Catastrofi;
CONSIDERATO che la Facoltà di Medicina Veterinaria e l’OVUD ha quale scopo istituzionale la realizzazione di studi, ricerche, formazione, progetti e iniziative inerenti la sicurezza dell’ambiente, la sanità animale e la salute pubblica, con particolare riferimento alle attività sanitarie di supporto e sostegno alla popolazione colpita da disastri ambientali;
CONSIDERATO che sia il Corpo Militare A.C.I.S.M.O.M. che la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Teramo intendono promuovere programmi, progetti e attività di formazione, studio e ricerca anche attraverso la realizzazione di master, corsi, workshop, conferenze, convegni, seminari e quant’altro possa promuovere la crescita, la conoscenza e la cultura scientifica e professionale nel settore del medical disaster management e della gestione sanitaria delle maxi emergenze;
CONSIDERATO che le Parti hanno un reciproco interesse ad addivenire a una collaborazione, finalizzata al raggiungimento di obiettivi comuni e alla promozione delle proprie attività nei rispettivi campi di azione;
CONSIDERATO, altresì, che l’attività di soccorso e assistenza sanitaria a popolazioni umane e animali colpite da eventi calamitosi rappresenta non solo un dovuto impegno sociale ma un comportamento etico e morale basato sullo spirito della cooperazione solidale, del sostegno e conforto dei più deboli e degli infermi, della fratellanza tra i popoli e del rispetto della persona umana
TUTTO CIò PREMESSO SI CONVIENE QUANTO SEGUE
ART. 1
Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale della presente intesa.
ART. 2
Con il presente accordo le Parti si impegnano a collaborare per la realizzazione di programmi, progetti e attività di formazione, studio e ricerca anche attraverso la realizzazione di master, corsi, workshop, conferenze, convegni e seminari.
In particolare, la collaborazione avrà ad oggetto:
formazione e addestramento di esperti e figure tecniche e specialistiche;
realizzazione congiunta di master, corsi, seminari, workshop, simposi e meeting tecnici;
attività di studio ricerca, progettazione e analisi;
scambio di docenti, ricercatori, specialisti, esperti e studiosi;
supporto reciproco nei campi della ricerca, della scienza, della tecnologia, della metodologia, delle tecniche e procedure, dei protocolli, delle lezioni identificate e delle lezioni apprese;
utilizzo di esperti e specialisti appartenenti alle due organizzazioni nell’ambito delle attività da svolgere congiuntamente.
ART. 3
Le Parti si impegnano a mettere a disposizione le proprie competenze e le professionalità da utilizzare per lo svolgimento delle attività di comune interesse sempre, e comunque, di volta in volta, definite da un documento operativo controfirmato dai responsabili di seguito designati dalle parti.
ART. 4
L’Università degli Studi di Teramo e il Corpo Militare ACISMOM si riservano il diritto di designare i rispettivi responsabili scientifici delle attività oggetto del presente accordo e comunicarli tempestivamente alla controparte.
Teramo, ………………………………………
Per l’Università degli Studi di Teramo
Il Rettore Prof. Luciano D’Amico
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Per il Corpo Militare dell’Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta
Il Direttore Capo del Personale – Comandante del Corpo f.f. Col. Isp. Capo Amm.vo Mario Fine
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L’ACISMOM ‒ l’Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta ‒ è emanazione ed espressione dell’Ordine di Malta.
Il personale militare dell’Ordine di Malta si è distinto al fianco della Sanità Militare italiana nei due conflitti mondiali e in tutte le calamità naturali che hanno flagellato l’Italia, dal terremoto di Messina nel 1908 al terremoto in Emilia del 2012. Attualmente il personale del Corpo Militare, ausiliario dell’Esercito Italiano, ammonta a circa 600 iscritti tra ufficiali, sottufficiali e truppa. Personale che in diverse occasioni, come per esempio l’emergenza umanitaria sull’isola di Lampedusa, fornisce un prezioso contributo di assistenza e soccorso.
Il Corpo Militare Speciale dei Cavalieri dell’Ordine di Malta nasce il 20 marzo 1876 con la prima convenzione per la “cooperazione” con il Servizio Sanitario dell’Esercito, con lo scopo di provvedere all’assistenza sanitaria e spirituale dei malati e feriti in guerra.
Siamo agli esordi. I mezzi sanitari sono pressoché inesistenti ed è quindi necessario realizzare adeguati supporti per assolvere il compito assegnato in caso di guerra.
Nel 1884 il Corpo Militare dà l’avvio all’allestimento dei materiali occorrenti: nasce così la “Baracca Ospedale”, un vero e proprio ospedale mobile, realizzato in legno e tela impermeabile. La “Baracca Ospedale”, componibile senza schema fisso, ha una vasta sala di accettazione, locali di uso generale, sale operatorie, la farmacia, una degenza sottufficiali e truppa per 110 posti letto, un reparto per i malati più gravi, una degenza riservata agli ufficiali, con un sistema di aereazione e riscaldamento modernissimi per l’epoca. Intanto entrano in servizio anche i primi ospedali mobili da 50 posti letto, trasportabili ciascuno su 25 muli e 4 treni ospedali ciascuno composto di 23 vagoni capaci di complessivi 200 feriti.
Nel dicembre del 1908 il terremoto calabro-siculo è il vero banco di prova per il Corpo Militare che impiega tutti i suoi mezzi sanitari. Nella circostanza viene decretato che, fermo restando il compito precipuo di assistere l’esercito in guerra, il Corpo Militare può intervenire anche nei casi di pubbliche calamità. Nel 1909 il Corpo Militare diventa Corpo Speciale dell’Esercito Italiano e adotta l’uniforme grigioverde e le stellette.
Nel 1911, in occasione della guerra italo-turca, l’Associazione mobilita il Corpo Militare approntando ed equipaggiando in brevissimo tempo la nave ospedale Regina Margherita che riporterà in Patria 1.162 soldati feriti e malati.
Nel 1915 l’Esercito si mobilita per la Prima Guerra Mondiale e con esso il Corpo Militare. Vengono approntati immediatamente quattro Treni Ospedale, otto Posti di Soccorso, un Ospedale da Campo, un Ospedale Territoriale a Roma. Dal 1916, durante le battaglie dell’Isonzo e la disfatta di Caporetto del 1917, i Treni Ospedale vengono messi a disposizione del Comando della Terza Armata. Complessivamente i quattro treni trasporteranno dai vari fronti agli Ospedali Territoriali distribuiti nel territorio nazionale ben 148.016 infermi. Otto posti di Soccorso vengono dislocati a ridosso del fronte a Gemona – Casarza – Montebelluna – Udine – Cormons – Ala Avio – Castelfranco Veneto – Trento – Monselice (poi a Monfalcone e Trieste). Inizialmente hanno il compito di prestare solo soccorsi di urgenza nei pressi delle stazioni ferroviarie, ma successivamente per le sempre più pressanti esigenze di questa lunga, estenuante guerra, diventano veri e propri ospedaletti da campo che forniscono assistenza anche alla popolazione civile.
Nel 1940 l’Associazione dei Cavalieri Italiani mobilita tutti i servizi sanitari e mette a disposizione dell’esercito, oltre agli ospedali, alcuni posti di pronto soccorso e tre convogli ferroviari. Uno di questi, organizzato per il corpo di spedizione italiano in Russia, riconduce in patria 2.552 persone tra feriti e malati. Novecento soldati in ritirata sotto una forte tormenta di neve, vengono tratti in salvo a bordo del convoglio durante uno dei suoi ultimi spostamenti. Al termine della guerra inizia l’attività di ricovero e cura dei reduci della prigionia. Subito dopo l’Armistizio, vengono assegnati al Corpo 39 aerei Savoia-Marchetti che saranno utilizzati per ogni tipo di emergenza e interverranno anche in occasione del terremoto di Agadir e in altre pubbliche calamità a livello nazionale, tra cui il Polesine.
Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale il Corpo Militare si dedica essenzialmente alle pubbliche calamità dal terremoto di Agadir del 1960 fino a quello dell’Emilia del 2012.
Inoltre dal 1991 il Corpo Militare Speciale dei Cavalieri dell’Ordine di Malta partecipa alle attività di Polizia Internazionale nei territori della ex Jugoslavia.
Il 25 novembre 1998 è stato inaugurato il Treno Sanitario di nuova concezione attualmente utilizzato dal Corpo Militare per le sue attività.
Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi con Legge 2 Agosto 1999 n. 276, assegna al Corpo Speciale Ausiliario dell’Esercito Italiano – A.C.I.S.M.O.M. la Bandiera di Guerra alla quale verranno concessi innumerevoli e massimi riconoscimenti.