Un progetto realizzato dallo stesso autore che ha trovato il consenso entusiasta di molte attrici che si esibiranno contemporaneamente nella stessa giornata, creando una rete di denuncia amplificata a livello nazionale. Il femminicidio è la forma di violenza più diffusa, senza confini di ambiente, religione, cultura e nazionalità. Sono centinaia le donne che ogni anno vengono uccise ed una donna su tre subisce violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita.
Da Roma a Palermo, da Torino a Bari, sono più di 10 le città coinvolte in questo progetto: a Teramo i due monologhi dell’autore saranno interpretati da Catia Urbinelli, direttore artistico dell’Associazione teatrale “Il Melograno” di Senigallia.
“Finché morte non ci separi” è la storia di due donne che vengono ammazzate dai loro rispettivi compagni. È una denuncia contro il femminicidio scritta da un uomo che si è messo nei panni delle vittime. Due donne all’apparenza molto diverse, una che rispecchia tutti i luoghi comuni della donna maltrattata e spesso uccisa, l’altra che elude ogni luogo comune e che nonostante viva una vita agiata e piena di affetto finisce come l’altra. Con ironia e allo stesso tempo con toni tragici entrambe narrano da morte la loro condizione fino al momento dell’uccisione.
Appuntamento quindi venerdì 14 febbraio alle ore 21:00 presso la sede di Teramo Nostra, in collaborazione con il Nuovo Teatro Teramo.
Ingresso libero.
dettotranoi2010@libero.it