Mercoledì 5 febbraio 2014 alle ore 17,45 nei locali della Sala di Lettura “Prospettiva Persona” continuano gli incontri del Salotto Culturale con il ciclo La macchina del potere a cura di Emilia Perri.
L’incontro farà perno sul pensiero politico di John Locke
La cittadinanza è invitata
- Approfondimento John Locke fu un filosofo e medico britannico della seconda metà del Seicento. È considerato il padre del liberalismo classico, dell’empirismo moderno e uno dei più influenti anticipatori dell’illuminismo e del criticismo.
Data di nascita: 29 agosto 1632, Wrington, Regno Unito Data di morte: 28 ottobre 1704, Essex, Regno Unito Studi: Westminster School, Christ Church
Opere principali
Epistola sulla tolleranza (A Letter Concerning Toleration) (1689)
Due trattati sul governo (Two Treatises of Government) (1690)
Saggio sull’intelletto umano (An Essay Concerning Human Understanding) (1690)
Alcune considerazioni sulle conseguenze della riduzione dell’interesse e dell’aumento del valore della moneta (1691)
Pensieri sull’educazione (Some Thoughts Concerning Education) (1693)
Saggi sulla ragionevolezza del cristianesimo (The Reasonableness of Christianity, as Delivered in the Scriptures; A Vindication of the Reasonableness of Christianity) (1695-1697)
Le caratteristiche del potere
Per Locke il potere non è e non può essere concentrato nelle mani di un’unica entità, né tanto meno è irrevocabile, assoluto e indivisibile.
Il potere supremo è il potere legislativo che è supremo, non perché senza limiti, ma perché è quello posto al vertice della piramide dei poteri, il più importante.
È il potere di predisporre ed emanare leggi e appartiene al popolo che lo conferisce per delega ad una figura preposta ad adempierlo.
Subordinato al potere legislativo, c’è il potere esecutivo che appartiene al sovrano e consiste nel far eseguire le leggi.
Successivamente Locke individua altri due poteri ascrivibili ai precedenti:
il potere giudiziario rientrante nel potere legislativo, è preposto a far rispettare la legge, la quale deve essere unica per tutti e deve far sì che tutti siano uguali di fronte ad essa e che ci sia certezza del diritto (principio di legalità). Quindi il potere legislativo esplica due funzioni: quella di emanare leggi e quella di farle rispettare.Il potere federativo – nel significato derivato dal latino foedus, patto – che rientra nel potere esecutivo e prevede la possibilità di muovere guerra verso altri Stati, di stipulare accordi di pace, di intessere alleanze con tutte quelle comunità extra – pattizie, ovvero che si collocano al di fuori della società civile o politica.Se così non fosse stato, il popolo aveva il diritto di resistenza contro un governo ingiusto.