Tortoreto. CORTE DEI CONTI CONDANNA RAGIONIERE E BANCHE

 

Devono, rispettivamente, un milione e 240mila euro, 80mila e 130mila euro

Il sindaco: “premiata la tempestività e la puntualità delle nostre contestazioni”

 

La Corte de Conti dell’Aquila ha riconosciuto la responsabilità amministrativo-contabile condannando l’ex ragioniere dell’ente, P.S.. e le due banche che gestivano il servizio di tesoreria, Teramo e Chieti, al pagamento, rispettivamente, di 1.240.824,42 euro, 80mila euro e 130mila euro. Quanto all’ex responsabile del servizio finanziario (i cui beni mobili ed immobili sono già sottoposti a sequestro penale conservativo), la magistratura contabile (presidente Luciano Calamaro a latere Federico Pepe, relatore Gerardo De Marco) ha contestato la sottrazione e la destinazione di fondi pubblici per fini privati. Le banche, in quanto svolgono servizio pubblico di tesoreria per il Comune, hanno assunto, invece, una responsabilità amministrativo-contabile. Ora il Comune di Tortoreto, la cui consulenza legale è stata affidata all’avvocato Gabriele Rapali, agirà in sede civile nei confronti di P.S. e delle banche, queste ultime per il risarcimento del danno per inadempimento contrattuale stabilito nella convenzione del servizio di tesoreria comunale. “E’ un grande successo che ha premiato tempestività e puntualità delle iniziative intraprese dall’amministrazione e dagli uffici, che ringrazio, a contestazione dei fatti presso la procura della Repubblica e la Corte dei Conti a tutela dell’interesse dei cittadini di Tortoreto e dell’ente”, commenta il sindaco, Generoso Monti.