BERNSTEIN BRASS QUINTET Venerdì 14 marzo al Matta di Pescara il quinto appuntamento della rassegna “Officina Musicale al Matta”
Prosegue la stagione concertistica dell’Officina Musicale al Matta di Pescara, con la direzione artistica di Orazio Tuccella, il coordinamento artisitco di Pino Petraccia e la presenza di Diego Conti in veste di compositore in residence. Di scena questa volta il Bernstein Brass Quintet, prestigioso quintetto di ottoni che condurrà il pubblico attraverso un’affascinante benché rapida narrazione della storia della musica occidentale, colta e non: dalla musica di Monteverdi, grande compositore del 1500, si passerà al barocco con Pachelbel, all’Ottocento di Verdi e al Novecento con le sue svariate forme d’espressione, da Puccini a Bernstein e a Rota, passando per i Beatles e Piazzolla. Per concludere, un’opera di Diego Conti in prima esecuzione assoluta, “Francis Vincent”, dedicata a Frank Zappa.
Il Bernstein Brass Quintet, che prende il suo nome da quello dell’indimenticabile compositore, direttore d’orchestra e pianista statunitense, nasce nella primavera del 2011 su iniziativa di cinque strumentisti uniti dalla passione per la musica da camera e d’insieme per ottoni. I componenti del quintetto sono Luca Falcone (tromba), Luigi Belfatto (tromba), Andrea Menna (trombone), Luca Di Francesco (corno) e Gennaro Spezza (tuba). Tutti e cinque svolgono attività sia didattica, presso conservatori italiani e scuole medie ad indirizzo musicale, che professionale presso importanti enti lirico-sinfonici, come il Teatro dell’Opera di Roma, l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, l’Orchestra Regionale del Lazio, l’Orchestra Stabile del Molise, i Solisti Aquilani, e si sono esibiti più volte sotto la direzione di maestri importanti come, tra gli altri, Riccardo Muti, Eliau Inbhal e Daniel Oren.
L’ingresso al concerto è con tesseramento associativo, per informazioni è possibile contattare il numero 335.436185. Il prossimo appuntamento della rassegna è previsto per venerdì 28 marzo, sempre alle ore 21.00, con l’ensemble di violoncelli “Bologna Cello Project”.