L’artigianato orafo abruzzese è stato l’ospite d’onore nell’evento “Uccideteci ma di baci”, che si è svolto l’8 marzo nella cornice maestosa di Palazzo Zacco a Padova.
Le modelle che hanno sfilato per presentare la collezione primavera estate “Golden Heart 2014 – Caftani d’autore” della Maison veneziana di moda Luisa Fortuny, infatti, indossavano le creazioni orafe dei fratelli pescaresi Fabio e Giampiero Verna.
I gioielli sono stati definiti dai presenti alla sfilata vere e proprie opere d’arte, non solo per l’elevato livello esecutivo artigianale e l’alto valore intrinseco, ma in quanto “capolavori di oreficeria italiana, dagli altissimi valori aggiunti di grande raffinatezza e gusto estetico”.
Sono stati cento i gioielli Verna indossati dalle modelle. Alcuni di loro, tra spille, orecchini e ciondoli hanno visto la luce per l’occasione e quindi erano al loro debutto in passerella. Tra questi ultimi spicca il prezioso e raffinato ciondolo intitolato L’Albero della Vita, da oggi finalmente esposto al pubblico presso l’atelier Verna in via Chieti a Pescara. Ha partecipato alla sfilata anche il ciondolo “Araba Fenice”, con cui i fratelli Verna hanno vinto il premio Iacopo Trezzo a Milano nel 2011.
«Tutti gli abiti Luisa Fortuny sono stati ornati dalle nostre creazioni – spiegano i fratelli pescaresi Fabio e Giampiero Verna – Questo ci onora tantissimo, specie considerando il fatto che siamo stati coinvolti nella sfilata dietro invito della stessa Maison, che avrebbe potuto scegliere artisti a lei più vicini, anche solo territorialmente. Di fronte a imprenditori veneti e a personalità della cultura e dello spettacolo ci siamo presentati come artisti della terra d’Abruzzo: intendiamo portare l’espressione dell’essenza mediterranea in tutti i rapporti che stiamo sviluppando nel Nord Italia, in Europa e negli Stati Uniti».
I gioielli sono stati indossati anche dalla stessa Luisa Fortuny e dalla cantante lirica Olga Scalone, che è stata accompagnata al piano da Ulysse Bonaventura durante la serata.
(Foto: Dino Juliani)