Chieti. Sindaco Di Primio – Report – Gestione lavori pubblici del Comune e replica alle affermazioni dei costruttori edili

Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, questa mattina, alla presenza degli Assessori Comunali e dei Capigruppo di maggioranza, nel corso di una conferenza stampa ha illustrato la gestione dei lavori pubblici del Comune di Chieti, replicando alle affermazioni rilasciate dall’assemblea dei costruttori edili teatini.

 

«Negli ultimi sei mesi la mia amministrazione è stata oggetto di attacchi da parte dell’Ance Chieti e del suo presidente – ha dichiarato il Sindacocon accuse infondate che possono essere confutate solo attraverso dati incontrovertibili, in particolare quelli riferiti agli appalti del settore Lavori Pubblici del Comune di Chieti. 

 

Titoli roboanti sono apparsi sui giornali  – ha proseguito il Sindaco –  nei quali il Comune di Chieti è stato accusato da Ance di “favoritismi” nei lavori pubblici, “di inefficienza degli uffici comunali”, “di non aver invitato le imprese della provincia di Chieti a partecipare alle gare” o di pagare le ditte che hanno effettuato i lavori 8/9 mesi dopo.

 

I soli dati relativi all’affidamento dei lavori del V settore del Comune di Chieti (senza contare quello del VII settore), dal marzo 2010 al febbraio 2014, confermano in modo inequivocabile che quanto affermato da Ance Chieti è falso e tendenzioso

 

MARZO 2010/MARZO 2011:

IMPORTO COMPLESSIVO:                                    12.390.901,75  EURO

LAVORI AFFIDATI:                                     41

DITTE ABRUZZESI:                                                  38 di cui 21 di Chieti

DITTE FUORI REGIONE:                                           3

PERCENTUALI  DITTE  ABRUZZESI                     92,7 %  di cui di Chieti 51.2 %

PERCENTUALE DITTE  FUORI REGIONE           7,3 %

 

 

MARZO 2011/MARZO 2012:

IMPORTO COMPLESSIVO:                                    7.826.986,99  EURO

LAVORI AFFIDATI:                                     140

DITTE ABRUZZESI:                                                  131 di cui 72 di Chieti

DITTE FUORI REGIONE:                                            9                                

PERCENTUALI  DITTE  ABRUZZESI                  93,6 % di cui di Chieti 51,4 %

PERCENTUALE DITTE  FUORI REGIONE           6,4 %

 

 

 

 

 

MARZO 2012/ MARZO 2013:

IMPORTO COMPLESSIVO:                            5.701.865,83  EURO (escludendo lav. filovia)

LAVORI AFFIDATI:                             143

DITTE ABRUZZESI:                                          133 di cui 67 di Chieti

DITTE FUORI REGIONE:                                    8                     

PERCENTUALI  DITTE  ABRUZZESI            93,0 %  di cui di Chieti 46,8 %

PERCENTUALE DITTE  FUORI REGIONE      7  %

 

 

MARZO 2013/ FEBBRAIO 2014:

IMPORTO COMPLESSIVO:                             5.374.245,20  EURO

LAVORI AFFIDATI:                              52

DITTE ABRUZZESI:                                           49 di cui 34 di Chieti

DITTE FUORI REGIONE:                                     3

PERCENTUALI  DITTE  ABRUZZESI            94,2 %  di cui di Chieti 65,38 %

PERCENTUALE DITTE  FUORI REGIONE      5,8 %

 

 

TOTALE AFFIDAMENTI  (ANNI 2010/2014):  

IMPORTO COMPLESSIVO:                              33.093.999,59 EURO

LAVORI AFFIDATI:                               376

DITTE ABRUZZESI:                                            353 di cui 194 di Chieti

DITTE FUORI REGIONE:                                   23

PERCENTUALI  DITTE  ABRUZZESI            93,37 %  di cui di Chieti 53,70 %

PERCENTUALE DITTE  FUORI REGIONE      6,63 %

 

A rafforzare quanto poc’anzi indicatoha poi evidenziato il Sindacovanno anche citate le sentenze del Tar Abruzzo in cui sono stati rigettati i ricorsi presentati contro il Comune di Chieti dall’A.N.C.E. Chieti e da alcuni imprenditori, in particolare, la SENTENZA N 00102/2014 sul ricorso N 00393/2013 proposto da ANCE Chieti, S.E.C.A.P. Società Edile Costruzioni e Appalto S.p.A. contro il Comune di Chieti per l’annullamento della gara di appalto per l’affidamento della progettazione e dell’esecuzione di lavori di recupero e riqualificazione funzionale della sede municipale di Chieti e la SENTENZA N 00103/2014 sul ricorso N 00401/2013 proposto da ANCE Chieti, Co.Ge.Pri Srl, Sm Sud Srl, Rocco e Domenico di Marzio Srl contro il Comune di Chieti per l’annullamento dell’appalto dei lavori di rifacimento della pista di atletica leggera presso lo Stadio Angelini di Chieti di cui si riportano alcuni passaggi:

 

“La prima osservazione da fare è che le ditte invitate sono otto, un numero superiore al minimo di cinque, e tra queste vi sono tre della zona Chieti-Pescara, mentre le altre quattro sono del centro-nord (To, Bg,Fo,Pd) ed una della Sicilia (Rg). Vi è pertanto una valida presenza regionale. Se da parte del Comune non si è ignorato l’imprenditoria locale, è stata quest’ultima che non ha dato molta considerazione agli inviti ricevuti. L’Ance, invero, ha, con nota del 2/3.10.2013, contestato le scelte dell’Amministrazione, ma il suo intervento “ex post”, teso ad una maggiore considerazione dell’imprenditoria locale, avrebbe potuto avere un effettivo valore se azionato “ex ante”, fornendo al Comune un congruo numero di imprese locali qualificate per quei lavori da appaltare. Ciò acquista una sua particolare rilevanza anche in relazione al fatto che il presidente dell’Ance di Chieti è il titolare di una delle ditte invitate e che ha formulato un’offerta con percentuale di ribasso del 18,384 (Ati Alma Cis). Le stesse ditte ricorrenti, ritenendosi idonee, avrebbero dovuto essere diligenti e farsi parte attiva, non potendo il Comune avere una conoscenza capillare di tutte le ditte validamente attrezzate per la tipologia di lavori da eseguirsi; la determina n.933/10.06.2013 (procedura negoziata senza bando, approvazione progetto ed affidamento dei lavori col massimo ribasso) è stata, invero, regolarmente affissa all’Albo Pretorio (18.06/03.07.2013) oltre alla sua pubblicazione sul sito internet del Comune, prima della spedizione dei singoli inviti (…) Lamentare la mancata considerazione dell’imprenditoria locale e/o del mancato invito per tre ditte non rappresenta un’automatica violazione di tali principi, essendo stata la partecipazione congrua, del tutto proporzionata nella scelta delle ditte da invitare e trasparente nello svolgimento della gara. Per quanto attiene la rotazione, sarebbe stato onere delle ricorrenti dimostrare di non essere state mai invitate e che siffatta procedura, per i citati lavori, risulterebbe sempre avvenuta con invito limitato alle indicate ditte. L’amministrazione, da parte sua, ha documentato in atti, come le tre ditte ricorrenti siano state affidatarie di altri lavori e/o invitate ad altre gare”.

 

Ma per meglio comprendere le modalità con cui il Comune di Chieti affida i lavori pubbliciha stigmatizzato il Sindaco – specifico quanto segue:

– Il Comune di Chieti affida i lavori ai sensi dell’art.122 del DLG 163 del 2006 rispettando i principi di trasparenza, rotazione e non discriminazione.

– Il RUP effettua una indagine di mercato invitando le ditte presenti sul sito dell’Autorità di Vigilanza.

Il Comune fa un Avviso Pubblico per la selezione delle ditte da invitare alla procedura di gara.

 

Inoltre lo stesso Comune di Chieti sta predisponendo l’Albo degli operatori economici, con avviso aperto, per la selezione delle ditte da invitare alle procedure di gara. Albo che al momento nessun Comune abruzzese ha al suo attivo e che sicuramente non potrà prevedere le “sole” ditte teatine, come richiesto, fino ad una settimana fa, dall’Ance Chieti.  

 

Per quanto riguarda le accuse dei ritardati pagamenti da parte della P.A. – ha concluso il Sindaco – alla luce delle scarse risorse economiche degli Enti locali e dei problemi che hanno affrontato nel corso di questi ultimi anni, si portano ad esempio i tempi medi di pagamento del Comune di Chieti alle ditte che hanno eseguito i lavori, affinché sia chiaro che questa amministrazione non solo onora i propri impegni in tempi ragionevoli ma addirittura con una tempistica molto ad di sotto degli 8/9 mesi dichiarata da Ance Chieti:

 

▪     Lavori Scuola “Cesari”:                       75 giorni (importo superiore a € 1.000.000,00)

▪     Lavori Scuola “Tricalle”:                      60 giorni (importo superiore  a € 200.000,00)

▪     Lavori Scuola “Selvaiezzi”:                   40 giorni (importo superiore a € 190.000,00)

▪     Lavori “Via Santarelli”:                        52 giorni (importo superiore a €  320.000,00)

▪     Lavori “delegazione p.zza Carafa”:    98 giorni (importo superiore  a € 350.000,00)

▪     Lavori “V.le Amendola”:                    165 giorni (importo superiore a € 360.000,00)

 

In questa città chi sta realmente bloccando il prosieguo di lavori importanti per la comunità è la condotta censurabile di rappresentanti di talune imprese teatine che si nascondono dietro la onorevole sigla dei costruttori edili italiani».