La Libera Associazione degli Abruzzesi del Trentino Alto Adige unitamente all’Accademia Culturale Internazionale San Venceslao, ha organizzato a Bolzano presso il Circolo Militare di Presidio dell’Esercito, una conferenza sulla ”storia del guerriero di Capestrano” a 80 anni dal suo ritrovamento. Relatore d’eccezione è stato il presidente Sergio Paolo Sciullo della Rocca, che ha illustrato ai conventi come venne rinvenuta casualmente nel 1934 da Michele Castagna, durante dei lavori agricoli e che oggi è sicuramente una icona dell’Abruzzo.
La stessa ci rivela l’abbigliamento militare, i simboli sacri, il concetto di difesa e il culto della forza presente nelle tribù italiche. Il relatore ha parlato anche del contesto storico in cui visse il guerriero di Capestrano, la cui opera venne realizzata dallo scultore Aninis per ricordare il re Nevio Pompuledio e di Corfinio prima capitale della Lega Italica, dove venne coniata la prima moneta con la scritta Italia, durante la guerra sociale contro Roma di cui facevano parte i Piceni, i Vestini, i Marrucini, i Frentani, i Peligni, i Marsi, i Sanniti Pentri e i Caraceni e del potere economico, commerciale e culturale di queste popolazioni. La statua, databile intorno al IV secolo a.C., alta oltre due metri, oggi è conservata presso il museo archeologico nazionale di Chieti. Al termine, il presidente, ha ringraziato i soci Girolamo Sallustio, Rita Sabatini, Salvino D’Aurelio e Italo Bruscia per la preparazione del materiale illustrativo inerente alla conferenza e il Tenente Colonnello Franco Casale direttore del Circolo per la collaborazione fornita a questo singolare appuntamento culturale.