Sono 4,1 milioni, tra famiglie e separati, gli italiani che nel 2013 sono stati costretti a chiedere aiuto per il cibo da mangiare, con un aumento del 10 per cento sullo scorso anno e del 47 per cento rispetto al 2010, ovvero ben 1.304.871 persone in piu’ negli ultimi 3 anni. E’ quanto afferma la Coldiretti, sulla base dei dati Agea, nel commentare l’allarme lanciato dal presidente della Cei, cardinal Angelo Bagnasco, circa il fatto che il 66 per cento dei separati dichiara di non riuscire a provvedere all’acquisto di beni di prima necessità. Una situazione drammatica che – rileva la Coldiretti – rappresenta la punta di un iceberg delle difficoltà che incontrano molte famiglie italiane nel momento di fare la spesa. In termini generali si contano 303.485 persone che hanno beneficiato dei servizi mensa, tipologia di sostegno spesso prediletta proprio dai separati, ovvero da chi è rimasto solo, mentre sono ben 3.764.765 i poveri che nel 2013 hanno avuto assistenza con pacchi alimentari che rispondono maggiormente alle aspettative delle famiglie le quali per vergogna prediligono questa forma di aiuto piuttosto che il consumo di pasti gratuiti in mensa.
Dati allarmanti che riguardano anche l’Abruzzo, in cui il fenomeno dei nuovi poveri è in linea con la situazione nazionale. Tanto da spingere il mondo dell’associazionismo a correre ai ripari chiedendo l’aiuto della società civile. Coldiretti e Arcidiocesi di Pescara-Penne hanno elaborato un ‘accordo della solidarietà’ che consiste nella donazione da parte dei produttori di Campagna Amica dei generi alimentari rimasti invenduti o non raccolti in campo. In sostanza, l’accordo di articola in tre punti: offerta dei prodotti ortofrutticoli e zootecnici invenduti a fine mercato da parte delle imprese agricole che abitualmente operano presso le aree di vendita di Campagna amica; segnalazione delle raccolta dei prodotti orticoli destinati all’industria da parte dei produttori agricoli per il recupero del prodotto lasciato in campo dalle macchine; offerta dell’olio extravergine d’oliva da parte delle imprese agricole socie di Coldiretti presso frantoi in occasione della molitura delle olive. <<L’accordo>> spiega il presidente Chiara Ciavolich <<rientra nelle attività della task force siglata con la Caritas a favore delle persone più deboli. E’ un piccolo aiuto da un settore oggi trainante a favore delle persone che vivono con più difficoltà questo momento di crisi>>. Soddisfazione e collaborazione a nuove iniziative è stata espressa anche da Alberto Bertinelli, direttore di Coldiretti Abruzzo. <<Un importante aiuto, seppur piccolo, da parte del mondo agricolo particolarmente sensibile alle problematiche sociali>> dice il direttore regionale <<siamo ancora in una fase iniziale, ma l’esperienza si sta dimostrando incoraggiante e positiva e crediamo avrà a breve ulteriori importanti sviluppi>>.