Esportazioni, i cinque anni orribili del made in Abruzzo
Tra il 2008 e il 2013, spread di 18 punti rispetto al valore nazionale. A picco i prodotti locali
PESCARA – In cinque anni, tra il 2008 e il 2013, l’export abruzzese ha segnato un spread negativo di 18 punti rispetto a quello nazionale, e a farne le spese sono stati soprattutto i settori produttivi diversi dai mezzi di trasporto. Lo rivela uno studio realizzato da Aldo Ronci per la Cna abruzzese: nello stesso arco di tempo, infatti, mentre il fronte delle esportazioni italiane ha fatto registrare una crescita del 6%, il valore regionale si è attestato a quota -12%.
A piangere, sono state soprattutto le attività più strettamente legate alla filiera produttiva locale ed al mondo delle piccole e medie aziende: «Tra il 2008 e il 2013 – spiega Ronci – l’export dei mezzi di trasporto, in valori percentuali, ha segnato un decremento del 7%, assai vicino a quello nazionale, che è stato del 6%. Al contrario, le esportazioni dei prodotti diversi dai mezzi di trasporto, nella nostra regionale hanno segnato una flessione del 15% mentre l’Italia registra un incremento del 17%, per cui lo spread negativo è addirittura di 32 punti». In sostanza, mentre la “forbice” resta accettabile nel comparto dei mezzi di trasporto, che vede in Abruzzo la presenza di grandi multinazionali del settore (Sevel, Honda), diventa addirittura «vertiginosa – spiega ancora il curatore dello studio – in tutti gli altri settori, rappresentati per la gran parte dalle imprese locali abruzzesi. E la tendenza appare quella di una divaricazione progressiva».
A confermare che la direzione di marcia sia questa, d’altra parte, concorrono i dati riepilogativi del 2013. Lo scorso anno, infatti, le esportazioni abruzzesi hanno totalizzato 6.734 milioni di euro, mentre nel 2012 ammontavano a 6.900: con una flessione, dunque, di 166 milioni di euro. Anche in questo caso, negativo il confronto con l’andamento nazionale: in percentuale, l’export abruzzese ha subito una riduzione del 2,4%, contro appena lo 0,1% italiano.
Quanto alla composizione interna del paniere dell’export, l’andamento dei mezzi di trasporto è rimasto stazionario (con 2.815 milioni di euro), mentre gli altri prodotti esportati dalle imprese abruzzesi (di cui una fetta consistente è di piccole dimensioni) hanno visto ridurre di 166 milioni di euro la propria quota. In valori percentuali l’export abruzzese dei mezzi di trasporto rimane invariato mentre quello nazionale cresce del 2,4%. Le esportazioni degli altri prodotti segnano decremento del 4,1%, valore di gran lunga superiore al dato nazionale che decresce solo dello 0,3%. Gli incrementi più significativi (superiori a 10 milioni) si sono verificati nei mezzi di trasporto diversi dagli autoveicoli (+79 milioni), i prodotti in metallo (+56), gli apparecchi elettrici (+35), gli articoli in gomma e plastica (+34), i prodotti alimentari (+17), i prodotti chimici (+12). I decrementi più importanti (superiori a 10 milioni) sono stati di 123 milioni nella produzione di articoli farmaceutici, di 109 per gli apparecchi e componenti elettronici, di 79 per gli autoveicoli, di 75 per l’abbigliamento, di 18 per gli articoli in pelle. Nota a parte, infine, per il comparto dell’agro-alimentare: pur presentando un saldo positivo, nel 2013, di 22 milioni di euro (da 485 a 507) realizza una percentuale di crescita del 4,4% inferiore a quella nazionale, attestata al 4,8%.
19/3/2014
NEL 2013
Nel 2013 l’export decresce di 166 M pari al 2,4% mentre quello italiano diminuisce di appena lo 0,1%
L’export dei mezzi di trasporto rimane stazionario – Da un lato un forte incremento delle due ruote (+79 M) dall’altro una forte flessione degli autoveicoli (-79 M)
La decrescita è da attribuire per la totalità ai prodotti diversi dai mezzi di trasporto
Dott. Aldo Ronci
16 Marzo 2014
L’EXPORT ABRUZZESE NEL 2013 [1]
Nel 2013 le esportazioni abruzzesi hanno totalizzato 6.734 milioni di euro mentre nel 2012 ammontavano a 6.900 registrando una flessione di 166 milioni di euro.
In valori percentuali l’export abruzzese ha subito una riduzione del 2,4%, dato di gran lunga peggiore del risultato nazionale che è diminuito di appena lo 0,1%.
L’EXPORT ABRUZZESE tra il 2008 e il 2013
In valori percentuali tra il 2008 e il 2013 l’export abruzzese in Italia cresce del 6% mentre in Abruzzo scende del 12% registrando uno spread di 18 p. p. che tende a diventare sempre più alto.
LA COMPOSIZIONE DELL’EXPORT ABRUZZESE NEL 2012
I dati dell’export degli autoveicoli (Sevel), quelli dei mezzi di trasporto diversi dagli autoveicoli (Honda) e quelli degli altri prodotti diversi dai mezzi di trasporto (che per la quasi totalità sono abruzzesi) è opportuno che vengano analizzati separatamente, in quanto, l’export abruzzese è fortemente influenzato dagli autoveicoli, infatti, nel 2013 le esportazioni degli autoveicoli rappresentano il 36% del totale mentre a livello nazionale ne rappresentano solo il 4%.
L’EXPORT ABRUZZESE PER PRODOTTI NEL 2013
L’export dei mezzi di trasporto rimane stazionario a quota 2.815 milioni di euro, mentre quello degli altri prodotti esportati dalle piccole e piccolissime imprese endogene si riduce di 166 milioni di euro.
In valori percentuali l’export abruzzese dei mezzi di trasporto rimane invariato mentre quello nazionale cresce del 2,4%. Le esportazioni degli altri prodotti segna un decremento del 4,1%, valore di gran lunga superiore al dato nazionale che decresce solo dello 0,3%.
L’EXPORT ABRUZZESE PER PRODOTTI TRA IL 2008 E IL 2013
Tra il 2008 e il 2013 l’export dei mezzi di trasporto in valori percentuali segna un decremento del 7% molto vicino a quello italiano (6%).
L’export dei prodotti diversi dai mezzi di trasporto in Abruzzo segna una drastica flessione pari al 15% mentre l’Italia registra un incremento del 17% per cui lo spread negativo si attesta a 32 p. p.
La forbice diventa, in maniera vertiginosa, sempre più divergente proprio nel settore dei prodotti diversi dai mezzi di trasporto che è rappresentato per la quasi totalità dalle imprese locali abruzzesi.
L’EXPORT ABRUZZESE DEI MEZZI DI TRASPORTO NEL 2013
L’export degli autoveicoli registra un decremento di 79 milioni di euro mentre quello degli altri mezzi di trasporto (due ruote) segna un incremento di 79, stessi valori ma di segno opposto che si annullano.
In valori percentuali gli autoveicoli diminuiscono del 3,2% in controtendenza con il dato nazionale (+5,3%), gli altri mezzi di trasporto registrano un incremento stratosferico del 23,4% a fronte di un modesto 0,8% italiano.
LE VARIAZIONI PIÙ SIGNIFICATIVE DELL’EXPORT ABRUZZESE NEL 2013
Gli incrementi più significativi dell’export (superiori a 10 milioni) si sono verificati nei mezzi di trasporto diversi dagli autoveicoli (+79) nei prodotti in metallo (+56), negli apparecchi elettrici (+35), negli articoli in gomma e plastica (+34), nei prodotti alimentari (+17), nei prodotti chimici (+12).
I decrementi più importanti (superiori a 10 milioni) che hanno determinato la flessione dell’export sono stati di 123 milioni nella produzione di articoli farmaceutici, di 109 per gli apparecchi e componenti elettronici, di 79 per gli autoveicoli, di 75 per l’abbigliamento, di 18 per gli articoli in pelle.
Da evidenziare il fatto che sono entrate in crisi le attività che tradizionalmente hanno sostenuto l’economia abruzzese: abbigliamento, articoli in pelle, apparecchi e componenti elettronici, prodotti farmaceutici.
L’EXPORT DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI NEL 2013
L’export dei prodotti agricoli passa da 55 milioni del 2012 a 60 del 2013 ottenendo un incremento di 5 milioni, mentre le esportazioni dei prodotti alimentari passano da 430 milioni del 2012 a 447 del 2013 registrando un incremento di 17 milioni.
In valori percentuali le esportazioni dei prodotti agricoli registrano un forte incremento pari al 9% superiore alla crescita italiana corrispondente al 2,6%, mentre l’export dei prodotti alimentari (pasta, vino, olio) segna un modesto incremento pari al 3,9% inferiore rispetto al dato nazionale che ha registrato il 5,3%.
IN BREVE
Con un decremento dell’export di 166 milioni di euro l’Abruzzo segna ancora un dato negativo molto pesante che corrisponde a una flessione del 2,4% contro una tenuta sostanziale dell’export italiano che segna una diminuzione di appena lo 0,1%.
Il dato è ancora più preoccupante se si tiene conto che negli ultimi cinque anni (2008-2013) l’export abruzzese è diminuito del 12% mentre quello italiano è cresciuto del 6% registrando uno spread negativo di 18 punti percentuali.
L’export dell’Abruzzo è fortemente influenzato dal settore dei mezzi di trasporto in quanto questo settore pesa per il 36% a fronte del 4% italiano e nel quale sono presenti imprese multinazionali (Sevel, Honda) e, pertanto, è opportuno analizzare separatamente l’export dei mezzi di trasporto da quello degli altri prodotti esportati per la quasi totalità da imprese locali endogene.
Da un lato l’export dei mezzi di trasporto segna nel 2013 un andamento stazionario e nell’arco degli ultimi cinque anni ha lo stesso andamento di quello nazionale.
Dall’altro i prodotti diversi dai mezzi di trasporto nel 2013 segnano una forte flessione pari al 4,1% contro una sostanziale tenuta di quello italiano. Ma il dato veramente preoccupante è quello concernente l’andamento negli ultimi cinque anni dell’export di questi prodotti quasi tutti abruzzesi che segna una flessione del 15% in controtendenza rispetto all’export italiano che registra un incremento del 17%, segnando uno spread negativo di ben 32 punti percentuali che tende ad aumentare in maniera vertiginosa.
L’economia abruzzese rappresentata dalle piccolissime imprese locali si trova in piena recessione e per invertire la tendenza al peggioramento “in primis” deve assolutamente migliorare la propria competitività.
L’EXPORT ABRUZZESE NEL 2013
Nel 2013 le esportazioni a-bruzzesi hanno totalizzato 6.734 milioni di euro mentre nel 2012 ammontavano a 6.900 registran-do una flessione di 166 milioni di euro.
L’export abruzze-se, rispetto al 2011, ha subito una riduzione del 2,4%, dato di gran lunga peg-giore del risul-tato medio na-zionale che è diminuito di ap-pena lo 0,1% registrando uno spread negativo di 2,3 punti per-centuali.
L’EXPORT ABRUZZESE tra il 2008 e il 2013
In valori per-centuali tra il 2008 e il 2013 l’export in Italia cresce del 6% mentre in Abruzzo scende del 12% registrando uno spread di 18 p. p. che tende a diventare sempre più alto e che conferma lo stato di sofferenza in cui versa l’economia regionale
LA COMPOSIZIONE DELL’EXPORT ABRUZZESE NEL 2012
I dati dell’export degli autoveicoli (Sevel), quelli dei mezzi di trasporto diversi dagli autoveicoli (Honda) e quelli degli altri prodotti, che per la quasi totalità sono abruzzesi, è opportuno che vengano analizzati separatamente, in quanto, nel 2013 in Abruzzo le esportazioni dei mezzi degli autoveicoli rappresentano il 36% del totale mentre a livello nazionale ne rappresentano solo il 4%.
L’EXPORT ABRUZZESE PER PRODOTTI NEL 2013
L’export dei mezzi di tra-sporto rimane stazionario a quota 2.815 mi-lioni di euro, mentre quello degli altri pro-dotti esportati dalle piccole e piccolissime im-prese endogene si riduce di 166 milioni di euro.
In valori percen-tuali l’export abruzzese dei mezzi di tra-sporto rimane invariato mentre quello nazionale cresce del 2,4%.
Le esportazioni degli altri pro-dotti segna un decremento del 4,1%, valore di gran lunga superiore al dato nazionale che decresce solo dello 0,3%.
L’EXPORT ABRUZZESE PER PRODOTTI TRA IL 2008 E IL 2013
Tra il 2008 e il 2013 l’export dei mezzi di tra-sporto rimane sostanzialmente stazionario.
In valori per-centuali segna un decremento del 7% molto vicino a quello italiano (6%).
L’export dei prodotti diversi dai mezzi di trasporto in Abruzzo segna una drastica flessione pari al 15% mentre l’Italia registra un incremento del 17% per cui lo spread negativo si attesta a 32 p. p.
La forbice diventa, in maniera vertiginosa, sempre più divergente proprio nel settore dei prodotti diversi dai mezzi di trasporto che è rappresentato per la quasi totalità dalle imprese locali abruzzesi.
L’EXPORT ABRUZZESE DEI MEZZI DI TRASPORTO NEL 2013
Nel 2013 l’export degli autoveicoli registra un de-cremento di 79 milioni di euro mentre quello degli altri mezzi di trasporto (due ruote) segna un incremento di 79. Stessi valori ma di segno opposto che si annullano.
In valori per-centuali gli auto-veicoli diminui-scono del 3,2% in controtendenza con il dato na-zionale (+5,3%), gli altri mezzi di trasporto regi-strano un incre-mento strato-sferico del 23,4% a fronte di un modesto 0,8% italiano.
LE VARIAZIONI PIÙ SIGNIFICATIVE DELL’EXPORT ABRUZZESE NEL 2013
Gli incrementi più significativi dell’export (superiori a 10 milioni) si sono verificati nei mezzi di trasporto diversi dagli autoveicoli (+79) nei prodotti in metallo (+56), negli apparecchi elettrici (+35), negli articoli in gomma e plastica (+34), nei prodotti alimentari (+17), nei prodotti chimici (+12).
I decrementi più importanti (superiori a 10 milioni) che hanno determinato la flessione dell’export sono stati di 123 milioni per la produzione di articoli farmaceutici, di 109 per gli apparecchi e componenti elettronici, di 79 per gli autoveicoli, di 75 per l’abbigliamento, di 18 per gli articoli in pelle.
L’EXPORT DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI NEL 2013
L’export dei pro-dotti agricoli pas-sa da 55 milioni del 2012 a 60 del 2013 ottenendo un incremento di 5 milioni, mentre le esportazioni dei prodotti ali-mentari passano da 430 milioni del 2012 a 447 del 2013 regi-strando un in-cremento di 17 milioni.
In valori percen-tuali le espor-tazioni dei pro-dotti agricoli re-gistrano un forte incremento pari al 9% superiore all’incremento italiano (+2,6%), mentre l’export dei prodotti ali-mentari segna un incremento del 3,9% inferiore rispetto al dato nazionale (+5,3%).
[1] Elaborazioni di dati ISTAT pubblicati il 12.03.2014
I dati delle esportazioni sono espressi in milioni di euro