LE POLITICHE GIOVANILI A LANCIANO? L’UMILIAZIONE DI UNA ECCELLENZA: IL CENTRO- INFORMAGIOVANI
LANCIANO (15/03/14). “Il grido di protesta degli operatori dell’Informagiovani va ben oltre la semplice questione legata alla gestione operativa di questa struttura. Sottolinea invece qualcosa di più grande, ovvero la mancanza di un’idea generale su cosa può fare un ente locale, come prima trincea dell’impegno pubblico, per i nostri giovani”.
Manlio D’Ortona, consigliere di opposizione al Comune di Lanciano e assessore alle Politiche sociali della passata amministrazione, interviene di nuovo sull’argomento ‘Politiche sociali’ per sottolineare ancora una volta l’inefficacia degli strumenti amministrativi messi in atto dall’attuale amministrazione comunale. Oggetto dell’intervento, in particolare, è il servizio dell’Informagiovani cittadino, che ha subito tagli e ‘umiliazioni’ a discapito degli operatori che ci lavorano e degli utenti che ne usufruiscono.
“Il Comune di Lanciano – sottolinea D’Ortona – riducendo le risorse da 50.000 euro/anno a 32.000 euro/anno, e pagando gli operatori con 400 euro/mese, dimostra di ‘non crederci’ e rinunciare alle sue eccellenze e alle professionalità acquisite con tanti anni di studio e esperienze. Dimostra di ‘non crederci’ – aggiuge l’esponente di opposizione – perché decide di pagare con una tariffa oraria di 9 euro/ora gli operatori, mentre la cooperativa che si aggiudica la gara per la gestione ne prende circa 15,5 euro/ora. E decide, ancora di ‘non crederci’ perché decide di affidare, attraverso la Cooperativa, un’estensione dell’incarico ad Aldo Natale per la gestione del servizio “Europe Direct” a costo zero”.
Secondo D’Ortona, quando la struttura politica, che dovrebbe stabilire gli indirizzi, agisce senza le giuste risorse umane che operano per il conseguimento degli obiettivi, anzi le umilia e le mortifica, naviga come una nave senza bussola che imbarca acqua. “E questo è il caso di Lanciano – ribadisce l’esponente di opposizione – Occorrono alla guida timonieri capaci e uomini, nella gestione operativa, che sanno come arrivare verso la direzione stabilita
Per D’Ortona, invece, sulle Politiche giovanili occorre “pensare ad un’azione mirata ad un’area di popolazione giovanile su temi quali lavoro, creatività, innovazione, futuro, cultura, formazione, salute. E occorre un lavoro di rete, perché sicuramente da solo il Comune non può farlo. Occorre un lavoro di concertazione e di filiera cooperando con scuola, associazioni, realtà imprenditoriali, enti pubblici e privati. Il Comune, attraverso il settore delle Politiche giovanili – incalza il consigliere – deve e può assurgere ad un ruolo di coordinamento e può allocare idee, risorse e programmi con obiettivi semplici e chiari ma che vanno definiti e perseguiti con forte convinzione”.
La soluzione? “Per cambiare tendenza, con la propria azione – fa notare D’Ortona – un’amministrazione deve essere in grado di sviluppare il senso della comunità cittadina con una ‘valanga’ di iniziative. Che non arrivano. Occorre rispondere in fretta, con una strategia che può essere articolata ‘partendo dal basso’ attraverso strumenti di cui già dispone e può potenziare. E l’Informagiovani, come luogo delle conoscenze, della creatività e dell’innovazione è uno degli strumenti più importanti su cui puntare. Non va represso, va potenziato. Non va umiliato, va incoraggiato. Non va impoverito, va arricchito”.