Quello che segue è il testo della “Lettera aperta” inviata agli aspiranti alla carica di Sindaco di Pescara.
Cordiali saluti
“Lettera aperta agli aspiranti alla carica di Sindaco di Pescara
Già da qualche settimana, e con maggiore frequenza in questi giorni, gli aspiranti alla carica di Sindaco della Città di Pescara stanno esponendo le linee programmatiche poste a fondamento delle rispettive candidature.
Si tratta, il più delle volte, dell’affermazione di principi di massima e di propositi esposti in forma generale rispetto ai quali è difficile dissentire.
Quello che invece desta meraviglia è l’assoluta omissione di qualsiasi riferimento al tema della cosiddetta Grande Pescara, quasi che si ignorasse che, nello stesso giorno in cui i pescaresi sceglieranno il nuovo Sindaco, dovranno esprimersi anche sul progetto di fusione con i comuni di Montesilvano e Spoltore.
Per parte nostra, insieme a diversi amici, anche di diverse estrazioni politiche, abbiamo sempre ritenuto che la cosiddetta Grande Pescara costituisca un’opportunità di crescita, non solo per l’area urbana direttamente interessata, ma per tutta la regione, a tal punto da indurci a dar vita ad una lista civica esplicitamente riferita a quel progetto, ponendo al centro del programma il punto riguardante la fusione dei tre comuni. E ciò sia per motivazioni di ordine economico-finanziario (la fusione porterà ad un risparmio immediato di quasi 1,5 milioni di euro, stimato in almeno 5 milioni di euro all’anno) che urbanistico, nonché di razionalizzazione dei servizi. A fronte di vantaggi tanto evidenti, non ci pare vi sia alcuna reale controindicazione alla fusione delle tre realtà.
Ma la Grande Pescara non può e non deve essere solo uno slogan né un’incona vuota di contenuti. Ed ecco perché abbiamo individuato taluni punti cardine che dovranno costituire le pietre angolari su cui edificare la Nuova Città.
Da questo punto di vista, lo schema cui facciamo riferimento è quello delle realtà urbane del centronord e del nord europeo, in cui accoglienza, rispetto delle regole, tutela dell’arredo urbano, cura e rispetto dell’ambiente e qualità della vita rappresentano elementi distintivi.
Occorre però che, dietro questa nuova e più dinamica immagine della città, vi sia realmente un’organizzazione amministrativa capace di fornire ai cittadini efficienza e modernità, in primis con l’adozione di strumenti di e-government che ovunque stanno garantendo tali standard e che, dunque, dovranno essere massicciamente adottati dalla nuova amministrazione. L’uso degli stessi mezzi, inoltre, sarà fondamentale per rendere davvero trasparente l’attività e la situazione patrimoniale degli amministratori, garantendo così il rispetto di una normativa già da tempo in vigore ma che, a Pescara come altrove, viene impunemente (ed insopportabilmente) ignorata dai nostri rappresentanti.
L’attenzione dimostrata da alcuni per il rilancio del Porto e dell’aeroporto è fondamentale e va nella giusta direzione. Da questo punto di vista, l’approvazione del Piano Regolatore Portuale, opportunamente revisionato, rappresenta, per quanto ci riguarda, una vera e propria priorità, considerato l’enorme indotto che deriverebbe a vantaggio non solo dei cittadini dell’area urbana di Pescara ma di tutta la regione.
La questione acquista ancor maggiore importanza nella prospettiva dell’avvio alla formazione della nuova Macroregione Adriatico-Ionica da parte dell’Unione Europea, prevista per il secondo semestre di quest’anno, le cui premesse evidenziano una macroscopica scucitura che esclude proprio la nostra costa medio-adriatica, ovvero Abruzzo e Molise, e la costa croata. Questo fa il paio con l’esclusione del nodo pescarese dall’alta velocità e delinea uno scenario inquietante per le nostre sorti. A noi pare molto difficile negoziare con l’UE il ritorno di Pescara al ruolo che le compete in una condizione amministrativa così frammentata.
Se è vero che il rilancio del turismo potrà garantire un generalizzato miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini, questo non basta: occorre intervenire, nell’immediato, per sostenere la posizione di coloro che avvertono le difficoltà maggiori, magari perché anziani e soli, o giovani disoccupati o famiglie monoreddito che hanno scoperto il dramma della povertà, magari dopo anni di relativo benessere.
Questi, in estrema sintesi, i punti di programma su cui desideriamo sin da subito avviare una collaborazione che preveda la presentazione della nostra lista in appoggio al candidato Sindaco che saprà garantire, come contropartita, non strapuntini o prebende, ma la reale concretizzazione degli obiettivi che abbiamo illustrato: in primis con un impegno, pubblico e solenne, di adesione al progetto della Grande Pescara e di invito al voto favorevole in occasione del referendum.
Attendiamo, con fiducia, un cenno di riscontro.
(Dott.ssa Fiammetta Trisi)
Presidente de La Grande Pescara”