“Clara continuò a fissarlo, era completamente disorientata, non riusciva a credere a quelle parole. Marco, imperterrito, continuò il suo racconto: ‘Decisi di andare a fondo, di fare un viaggio virtuale, mi iscrissi in una chat d’incontri.’”
Clara e Marco sono fidanzati da tanti anni, ma il loro rapporto non vive di pura passione, sembra quasi un’abitudine consolidata. Un amore che non viene consumato a causa dei dubbi di Marco sulla sua sessualità, dubbi che diventano paura e vergogna per un sentimento che mai avrebbe pensato di provare in vita sua.
“Lo specchio di fronte” è il primo romanzo di Vittorio Giacomelli, edito nel maggio 2013 dalla casa editrice Intermedia Edizioni. L’autore è noto come musicista e compositore, nel 2012 pubblica il suo primo disco “Sabbia” ed un anno dopo “Gatto nero”.
Una prima prova narrativa che fotografa la vita di una famiglia della cosiddetta Roma bene. Un intrico di storie di potere, sesso e soldi che palesa la leggerezza di azioni considerate eticamente scorrette. I personaggi sono ampiamente descritti nelle loro debolezze e nei loro segreti più oscuri, essi si muovono nello spazio a carponi, crescendo nelle loro emozioni e nelle loro convinzioni.
Tutta la storia gravita attorno ad Osiride, mamma di Clara, Adelaide e Melissa. Osiride è una donna dal forte carattere che desidera ardentemente mantenere un tenore di vita alto per lei e per le sue figlie. Per questo motivo, più volte nella sua vita, ha giocato sporco ed aggirato le regole sociali ed etiche accompagnata dall’amica Lucrezia, dal carattere mite e pauroso. Inizialmente ci si chiede come una donna ambiziosa come Osiride possa tramare con la semplice Lucrezia, la risposta è palesata dall’autore stesso: le due donne rappresentano un equilibrio perverso, hanno bisogno l’una dell’altra.
Le figlie di Osiride non conoscono la seconda vita della madre, ma nel corso della storia saranno portate a dubitare delle sue azioni poco pulite. La situazione delle tre è vista nelle loro relazioni amorose che hanno fine nello stesso momento. Un turbinio di emozioni e di follia che sfocia in sesso disperato e patricidio.
“ […] se lui morisse prima di vendere tutti i suoi averi al figliaccio, passerebbe tutto a me, sarei il proprietario indiscusso, in qualità di unico erede, oltretutto agli attuali locatari sta scadendo il contratto d’affitto.”
“Lo specchio di fronte” non ha la pretesa di condannare i suoi perversi personaggi, semplicemente li mostra ai lettori nudi e crudi come se fossero proprio di fronte ad uno specchio. Le angosce di ognuno di loro, uomo e donna, sono mostrate senza veli, e con cambiamenti di rotta insospettabili. Ognuno con il proprio universo da scoprire e da decifrare istante per istante.
La scelta stilistica di Vittorio Giacomelli è vincente, il montaggio della storia è di tipo alternato e, dunque, ogni capitolo rappresenta un momento ben definito. Importante la scelta di mantenere salda l’idea di tempo, non ci sono flashback ne flashfoward, è sempre il presente il tempo nel quale gravitano i nostri protagonisti. Da segnalare una chicca: tutto il testo è scritto in lingua italiana a parte un dialogo fra due camerieri che invece è in romanesco.
“Fu un attimo di dolore lancinante in un niente di tempo gli tolse tutte le forze, spalancò la bocca in cerca di ossigeno, non riuscì neanche a urlare tanto era il dolore, Lucrezia come una cavalla impazzita continuava a scalciare facendo sobbalzare il tavolo con tutti il suo peso sopra il piede di Luigi che ormai era ridotto a poltiglia.”
Ricordiamo che sino al 31 marzo è possibile partecipare alla gara letteraria “Lo specchio di fronte” promossa da Oubliette Magazine e dall’autore Vittorio Giacomelli. Si partecipa gratuitamente.
Written by Alessia Mocci
Addetta Ufficio Stampa
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