Teramo e Provincia

Mosciano Sant’Angelo (TE). M5S: “La corazzata Potëmkin e la sindrome di Schettino”

Riceviamo e Pubblichiamo il comunicato del M5S di Mosciano.

Per la prima volta le dichiarazioni di un segretario del PD moscianese
tradiscono nervosismo rispetto alle iniziative delle altre liste impegnate
nelle elezioni amministrative.
Fernando Cianella, invece di incassare con elegante superiorità il buon
risultato di affluenza alle primarie vinte da Giuliano Galiffi, palesa
nelle sue dichiarazioni alla stampa, un malcelato fastidio per il
“fiato sul collo” e per la competitività della lista del
Movimento Cinque Stelle di Mosciano Sant’Angelo. Il segretario del PD
ha anche affermato di aver organizzato delle primarie democratiche e
“aperte a qualsiasi risultato”.
Ciò non risponde a verità, poiché i candidati sono stati preselezionati
all’interno dello stesso partito e messi in competizione di fronte a
un elettorato (il loro) che ha ampiamente beneficiato, in tutti questi
anni, di particolare considerazione da parte dell’Amministrazione
comunale.
Nello stesso arco temporale, il candidato sindaco Giuliano Galiffi è stato
uno dei suoi più attivi esponenti del partito in città.
Era evidente fin dall’inizio che quella tra i candidati alle primarie
del PD alle amministrative 2014 fosse una lotta impari in cui sono stati
sacrificati, con l’illusione del pluralismo e delle spinte al
rinnovamento, personaggi che avrebbero potuto rappresentare
l’occasione di crescita per un partito che a Mosciano, ormai, si
difende come può dalle giuste accuse dei cittadini liberi e dai propri
errori.
I candidati e gli attivisti pentastellati interpretano le parole di
Fernando Cianella, quindi, come un elogio all’incessante battaglia
condotta per la trasparenza, per la buona amministrazione e per la difesa
dei diritti delle classi più deboli o economicamente svantaggiate.
Il successo della mobilitazione per cacciare la Andreani Servizi, le
richieste inascoltate per ottenere le riprese in streaming dei consigli
comunali, le proteste per la svendita della farmacia comunale, le denunce
per la grave condizione in cui versa il territorio sotto il profilo
ambientale per la presenza delle discariche che divorano risorse
economiche e la salute dei cittadini, la lotta al fianco delle piccole
ditte locali per la difesa dei propri interessi ed altro ancora, fanno del
Movimento cinque stelle una forza verso la quale guardano i moscianesi
ingannati e delusi.
La corazzata Potëmkin del PD, che a Mosciano ha sempre navigato in acque
tranquille, ora comincia a temere la presenza di scogli e di qualche
Schettino che, per un inchino di troppo, sta facendo affondare la nave.

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