Roseto. Rapagnà: restituzione alle famiglie ed ai Cittadini di Roseto delle somme TARSU versate in più rispetto al giusto dovuto.
Il Consiglio Comunale di Roseto degli Abruzzi ha il dovere di approvare un atto amministrativo al fine di consentire “a conguaglio”, ora per allora, la restituzione alle famiglie ed ai Cittadini di Roseto delle somme TARSU versate in più rispetto al giusto dovuto.
Ldella TARSU e della TARES resta del tutto ingiustificato, in quanto le modalità ed i criteri di calcolo e di determinazione delle somme che ogni famiglia è stata costretta a pagare per gli anni dal 2008 al 2013, e lo sarà anche per il 2014, dipendono “direttamente” dalla cattiva e deficitaria gestione del servizio di Raccolta e Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani, a seguito della quale la Giunta ed il Consiglio Comunale di Roseto, dal 2008 in poi, hanno deliberato un primo aumento del 60% della TARSU, e successivamente, nel 2010, di un ulteriore e “arbitrario” aumento del 25%.
E non è un caso che proprio in quegli anni è stata “gettata alle ortiche” la possibilità di fruire di un polo tecnologico “di eccellenza” come quello realizzato con i fondi pubblici in località Grasciano di Notaresco, dato che i Comuni consorziati nel CIRSU, pur costituendo la SOGESA, non hanno attuato per tempo la raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti, né promosso l’uso ottimale degli impianti, né effettuato un corretto riciclaggio.
Tra l’altro, bisogna ricordare a tutti gli “smemorati” Amministratori di ieri e di oggi, che già il 10 dicembre 2010 iOra, se per colpa dei passati Amministratori Comunali e dei precedenti Gestori del servizio, le cose non sono andate nel verso giusto, i tanti Cittadini di Roseto che hanno sempre pagato la TARSU sono sempre di più“sconcertati e preoccupati” nel sentire e leggere le incerte cifre “debitorie” messe in campo
Pio Rapagnà – ex Parlamentare
Roseto degli Abruzzi 7.3.2014