A Spoleto, sotto un diluvio stacca tutti e dimostra la stoffa del campione. In evidenza anche Iachini, Di Cristofaro e Maiorani.
Marco Macchia, portacolori dell’ atletica Vomano, si è laureato Campione D’Italia di corsa campestre allievi, al 60° campionato Nazionale Uisp di corsa campestre, svolto nella città di Spoleto (PG), nonostante le avverse condizioni atmosferiche, l’atleta Teatino soprannominato il “Keniota Abruzzese” ha imposto il proprio ritmo alla gara dall’inizio alla fine percorrendo i 2.700 metri del percorso, con l’ottimo tempo di 8’26”.
Nella stessa manifestazione di Spoleto, in evidenza per l’atletica Vomano i Rosetani Andrea Iachini e DilettaDi Cristofaro, entrambi si sono piazzati al sesto posto nelle rispettive categorie ragazzi/e anno 2002, bene anche Agnese Maiorani tra le esordienti femminili nate 2003/4.
Per l’occasione gli atleti della squadra di Morro D’Oro, rappresentavano il comitato Provinciale Uisp di Teramo lega atletica leggera.
Per il sodalizio di Morro D’Oro, si tratta di un ritorno al passato, infatti, proprio con l’ente di promozione sportiva Uisp lega atletica leggera che nel 1981 ebbe inizio l’attività sportiva dell’atletica Vomano, prima nel settore giovanile e successivamente in quello agonistico e assoluto. La società abruzzese, ad oggi vanta un ricco palmares costellato di grandi risultati in ambito Nazionale ed Internazionale con la Federazione Italiana di atletica leggera.
Infatti, dopo tanti anni di attività agonistica ai massimi livelli, i Soci, Dirigenti e Tecnici del Club di Morro D’Oro che da ben nove anni milita nella serie A “Oro” massima serie dell’atletica Italiana riservata alle squadre Civili, hanno deciso che è arrivato il momento di ripartire con nuovo entusiasmo, e con nuovi progetti a favore dei piu’ giovani, con particolare attenzione all’ambito Sociale, senza ovviamente trascurare l’attività agonistica che resta un patrimonio dell’atletica Abruzzese e non solo.
La decisone di privilegiare l’attività promozionale e giovanile rispetto a quella agonistica, trova giustificazione nel fatto che l’atletica leggera è una disciplina principalmente individuale, dove emerge il talento come nel caso di Marco Macchia, e tanti altri giovanissimi, rispetto al tatticismo degli sport di squadra. Il principale ostacolo, per l’atletica Vomano rimane la mancanza di una struttura adeguata per gli allenamenti nella vallata del Vomano.