Riceviamo e Pubblichiamo dal collega Marsili
Egregi colleghi e amici, questo non è il solito articolo ma il risultato di
una
ricerca e indagine durata più di tre mesi, come ho detto nell’articolo,
nell’aiutare alcuni iscritti e soci sostenitori, soprattutto famiglie,
nel
difendersi per non perdere i figli, ho scoperto una realtà sconcertante che
porta dritta ad una considerazione e conclusione, si preme per togliere i
figli
alle famiglie problematiche per far sopravvivere le case famiglie in cui
cooperative cosiddette sociali, ma riconducibili ai soliti amici degli
amici
della politica, fanno affari. Da tutto ciò sono esclusi quei casi gravi (
esempio bambini che arrivano con segni di mozziconi di sigaretta sul corpo
o
maltrattamenti gravi ) sui quali auspico che la Magistratura emetta
condanne
esemplari .Ho fatto analizzare l’articolo ad uno staff di legali,
l’ho
personalmente variato più volte. Qualcuno dirà che ho scoperto l’acqua
calda,
ebbene molte di queste considerazioni fanno parte ormai dell’opinione
pubblica
e quindi sono di pubblico dominio, ma occorre che qualcuno fermi questo
scempio, caldeggiato dalla politica e dai burocrati. Da questo momento
difenderemo le famiglie che riteniamo oggetto di prevaricazione e
vessazione.
Vi ringrazio sentitamente per lo spazio che riterrete concedere a questo
articolo e Vi chiedo di pubblicarlo per una questione di coscienza. GRAZIE!
Giuliano Marsili.
BASTA SFASCIARE FAMIGLIE
VAL VIBRATA – E’ in crescita il numero di famiglie coinvolte nella sottrazione dei figli da parte del Tribunale dei Minori per il tramite dei Servizi Sociali dell’Unione di Comuni. La profonda crisi economica, la mancanza del lavoro, la disoccupazione in Val Vibrata che ha raggiunto livelli insostenibili, le aziende in fallimento, le separazioni delle coppie, non fanno che acuire il disagio sociale, la pace e la stabilità in famiglia. A questo punto, in una società civile, ci si aspetta che le strutture pubbliche, finanziate con i soldi dei contribuenti, aiutino i cittadini, invece le pratiche vanno nella direzione opposta, aumentano gli allontanamenti dei minori che vanno a rimpinguare le case famiglia, sempre più numerose e finanziate con contributi Pubblici regionali ed europei. Vale a dire : più case famiglia, più utenti, più soldi. La Task Force Ambientale, associazione rappresentativa dell’ambiente e delle problematiche sul territorio, nel voler aiutare qualche associato e simpatizzante che ha richiesto l’intervento, si è imbattuta in una situazione tragica, molto spesso si è esagerato nell’imbastire pratiche che denotano una certa superficialità nello svolgimento di questa delicata mansione, un mancato approfondimento nelle indagini, il risultato che a tante famiglie vengono tolti i figli dalla sera alla mattina anche laddove i problemi sono minimali. A questo punto, come diceva il famoso Lubrano, più di una domanda sorge spontanea: E’ possibile che tutte le relazioni delle assistenti sociali sono sistematicamente negative ? è possibile che nessuna famiglia, ammesso che sia realmente in difficoltà, superi quel recupero educativo previsto dalle Leggi vigenti ? Come mai sono in crescita le case famiglia e le cooperative sociali che gestiscono questi plessi e di conseguenza i fondi e contributi pubblici? Come mai il Tribunale dei Minori non effettua numerosi controlli e non approfondisce l’indagine anche rivolgendosi ad Organi di Controllo diversi dal solito ?. E’ opinione comune che i servizi sociali di alcuni comuni, lasciano a desiderare, viene denunciato da più parti un certo maltrattamento dei visitatori. La prova che tutta questa situazione sia anomala risiede nella domanda più scottante : come mai il Tribunale dei Minori non concede adozioni, nonostante le continue richieste da parte di famiglie con ottime referenze ? e così i Minori restano nelle Case Famiglia e i contributi continuano a pervenire, e le famiglie si rivolgono sempre più all’estero per le adozioni, con maggior dispendio di energie. Ma gli assessori regionali in merito cosa fanno per risolvere questo problema? Ora le associazioni prendono posizione a difesa di quelle famiglie che subiscono tali prevaricazioni e promettono battaglia, sia legale che informativa e mediatica e si chiedono: ma il carrozzone politico dell’Unione di Comuni è all’altezza di questo delicato compito ?
Task Force Ambientale
Il Presidente Giuliano Marsili