Riceviamo e pubblichiamo integralmente come richiesto.
“Il quotidiano “Il Messaggero” riporta oggi una xxxxxxxx* polemica relativa all’orario di convocazione del consiglio comunale.
Desideriamo illustrare ai cittadini più attenti che la scelta dell’Amministrazione Piccioni – cioè quella di fare svolgere il consiglio in orari più consoni – risponde ad un criterio di sana conduzione della Casa comunale.
Infatti, in tal modo, tutti i dipendenti sono presenti e disponibili a supporto dei consiglieri (di maggioranza e di minoranza), mentre, tenendo il consiglio a partire dalle ore 18, come richiesto dai meno attenti, tutto ciò non sarebbe possibile ed inoltre si spenderebbero risorse economiche per pagare gli straordinari ai dipendenti, le maggiori spese di luce, riscaldamento, ecc..
Del tutto biasimevole risulta la scusa di alcuni che sostengono che sono liberi solamente dopo le ore 18.
Ricordo a tutti che quando ci si candida all’amministrazione di una Città come Alba Adriatica, si chiede il voto ai cittadini in cambio di un impegno civico che deve essere prestato per la comunità tutta e non secondo i propri desideri e le proprie esigenze.
Del resto la polemica è ancora più patetica se si pensa che la minoranza si era lamentata del fatto che si tenevano pochi consigli comunali.
Se chi si è proposto alla conduzione della Città non può nemmeno partecipare a 2 consigli in sei mesi, ci si chiede quale contributo fattivo possa dare agli albensi che non sia solo manifestazione di chiacchiere da bar e dilettantismo politico.”
*N.d.r. parola da noi censurata