I CARABINIERI DELLA STAZIONE DI CORROPOLI HANNO RINTRACCIATO E DENUNCIATO IN STATO DI LIBERTÀ IL CITTADINO ALBANESE V. B., 34ENNE, DOMICILIATO A CORROPOLI, INDAGATO DEI REATI DI MALTRATTAMENTO IN FAMIGLIA E TENTATA VIOLENZA SESSUALE.
NEL CORSO DELLE PROLUNGATE E DELICATE INDAGINI, SONO STATI ACQUISITI CONCRETI E FONDATI ELEMENTI DI COLPEVOLEZZA NEI CONFRONTI DEL PREDETTO IN ORDINE A CONTINUI MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA POSTI IN ESSERE QUASI QUOTIDIANAMENTE DAL 2006 AL 2013 NEI CONFRONTI DELLA MOGLIE 28ENNE, ANCHE ALLA PRESENZA DELLA FIGLIA MINORE, CHE VENIVA SISTEMATICAMENTE PICCHIATA PER FUTILI MOTIVI ANCHE QUANDO ERA INCINTA, USANDO TALVOLTA OGGETTI CONTUNDENTI (ES.: SCARPE DA LAVORO), TANTO DA INGENERARE NELLA DENUNCIANTE UN GRAVE STATO ANSIOSO. IL PEGGIO DI SE LO DAVA OGNI QUALVOLTA RIENTRAVA A CASA UBRIACO E QUALSIASI PRETESTO ERA SUFFICIENTE PER ALZARE LE MANI E SCAGLIARSI CONTRO LA POVERA DONNA. UNA VOLTA, IN PIENO INVERNO, DOPO UN FURIBONDO LITIGIO AVEVA CACCIATO DI CASA LA MOGLIE INCINTA, NONOSTANTE STESSE NEVICANDO E DOPO CHE ERA RIUSCITA A RIENTRARE IN CASA ATTRAVERSO UNA FINESTRA ALLA QUALE AVEVA ROTTO IL VETRO VENIVA PICCHIATA. LO STESSO, ERA SOLITO SPERPERARE IL DENARO CON AMICI E PARENTI, MENTRE NON SI CURAVA DI PAGARE LE BOLLETTE TANT’È CHE HANNO AVUTO LA LUCE STACCATA PER ALCUNI GIORNI E NON DAVA I SOLDI PER COMPRARE IL CIBO NEANCHE PER LA FIGLIA.
NEL MESE DI DICEMBRE 2013, AL CULMINE DELL’ENNESIMO LITIGIO HA TENTATO INVANO DI VIOLENTARE LA MOGLIE STRAPPANDOLE DI DOSSO IL PIGIAMA E L’INTIMO, NON RIUSCENDOVI PER LA STRENUA RESISTENZA DELLA VITTIMA CHE È RIUSCITA AD OPPORSI CON TUTTE LE SUE FORZE. AL V. B., UNA VOLTA RINTRACCIATO DAI CARABINIERI OPERANTI, VENIVA ANCHE NOTIFICATO IL PROVVEDIMENTO DI ESPULSIONE EMESSO DAL QUESTORE DI TERAMO, PERTANTO VENIVA ACCOMPAGNATO IN QUESTURA E SUCCESSIVAMENTE TRASFERITO PRESSO IL C.I.E. DI BARI.