Costantini (Comitato Promotore “Si”): “Garantire il diritto costituzionale degli elettori ad essere informati”

 

 

«Mentre il confronto politico locale continua a trascurare l’appuntamento referendario del prossimo 25 maggio sulla fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore, in altre realtà italiane intellettuali, amministratori, politici e rappresentanti del mondo accademico alimentano il dibattito sulla fusione di Comuni e preparano le comunità locali a cambiamenti ritenuti fino a poco tempo fa impensabili». Lo dichiara Carlo Costantini, presidente del Comitato Promotore per il si al referendum sulla Nuova Pescara, che aggiunge: «E’ quello che avviene proprio in queste settimane tra Reggio Calabria e Messina. Hanno compreso di poter diventare uniti la terza Città del Sud, dopo Napoli e Palermo, di poter acquisire insieme una dimensione capace di assicurare una interlocuzione diretta con l’Europa, di poter attrarre uniti molti più investimenti. E pensano, a ragione, che “la Città dello Stretto” potrebbe diventare una delle Città più importanti del Mediterraneo, in chiave culturale e paesaggistica. Ne parlano, ne discutono, si organizzano ed hanno ben 3,2 km di mare che li divide».

«Da noi, invece,  – afferma – ci divide al massimo il recinto di un condominio. E ciò nonostante, pur trovandoci in una fase ben più avanzata del processo (tra 50 giorni si vota per il referendum), siamo ancora costretti a confrontarci con dati che rivelano che un 1 elettore su 2 ignora i contenuti del referendum».

«Per questo auspico  – conclude Costantini – che l’intero sistema dell’informazione abruzzese, a partire dal CO.RE.COM. e dal servizio pubblico della R.A.I., saprà rendersi nelle settimane che ci separano dal voto garante del diritto fondamentale dei cittadini ad essere informati, assicurando uno spazio ai sostenitori del si, come a quelli del no».