Giulianova

Giulianova. Demos: non è costume della nostra associazione entrare in polemica con l’informazione

COMUNICATO STAMPA 4/2014

Continua stupidamente la criminalizzazione della nostra Associazione da parte di un giornale locale

Non è costume della nostra associazione entrare in polemica con l’informazione, ma a seguito di un articolo apparso questa mattina a firma della Sig.ra Marzia Tassoni, sentiamo il bisogno di puntualizzare per l’ennesima volta il ruolo di Demos nell’esperienza partecipativa voluta dalla maggioranza politica del Comune di Giulianova.

Anzitutto, la nostra associazione dà un giudizio positivo sull’esperienza partecipativa fin qui costruita nel Comune di Giulianova. Ci dicano i ben informati, in quale Comune d’Abruzzo siano stati eletti comitati di Quartiere a suffragio universale, liberi e indipendenti dal Comune e capaci (potenzialità capita da tutti?…) di controllare il potere politico locale; sia possibile svolgere un referendum abrogativo, consultivo o propositivo; sia possibile ai cittadini presentare al Comune una proposta d’iniziativa popolare; esista un albo delle associazioni locali. In due anni di attività tutto questo si è fatto con il nostro contributo di esperti lontani dai giochi partitici e dagli odi personali di chicchessia. Gli impegni per la realizzazione di altri strumenti di partecipazione saranno portati avanti, ci auguriamo, da chi vincerà questa tornata elettorale. Che un’esperienza completamente nuova debba crescere e possa presentare problemi di sviluppo e di maturazione lo troviamo assolutamente normale. I miracoli sono opera dei santi per chi ci crede e la democrazia, invece, si costruisce mattone dopo mattone specie quando essa è rimasta solamente scritta nella Costituzione e nelle fonti normative di questa Repubblica per quasi settanta anni.

Le dimissioni del Presidente del Comitato di Quartiere del Paese, che hanno comportato lo scioglimento dello stesso, erano e sono restate prive di motivazioni. Gli “oracoli” ci interessano poco! Gli elettori che lo avevano votato ancora aspettano di sapere perché questo Comitato di Quartiere si sia dissolto. Le illazioni di qualche giornalista di parte ci lasciano del tutto indifferenti. La nostra Associazione, lo diciamo per l’ennesima volta, non ha mai impartito “direttive”, ma ha sempre svolto e continuerà a svolgere un mero ruolo di consulenza, facilitazione e affiancamento gratuiti a tutte quelle realtà (dai partiti alle associazioni, dalle amministrazioni comunali alle liste civiche ai comitati di quartiere ecc..) che lo hanno richiesto e continueranno a richiederlo (sono tante, inattese e incoraggianti).

Quanto alle dimissioni preannunciate per i prossimi giorni in due comitati di Quartiere di Giulianova, diciamo che se così fosse ci dispiacerebbe moltissimo. A Giulianova i Comitati hanno la libertà di svolgere funzioni propositive e d’impulso, nonché di controllo e di critica (anche serrata) nei confronti dell’Amministrazione comunale, ma hanno anche il potere di auto-annullarsi. Noi, per vero, avremmo preferito che la democrazia partecipativa e il ruolo diretto dei cittadini prevalessero sulle ambizioni personali di qualche “pentito” prossimo candidato al Consiglio comunale o alla Regione. Ci auguriamo che la delusione dei cittadini che avevano già votato per i Comitati di quartiere non sia grande. E che i cittadini trovino presto la forza e la volontà di tornare a crederci. Peraltro, come già detto, noi vedremmo il fenomeno come un momento di crescita. Le forze politiche tradizionali e alcuni giornalisti lo vedano come vogliono!

Ultima cosa. Non dobbiamo insegnare il mestiere a nessuno, ma la pubblicazione di immagini personali e il coinvolgimento esplicito nella “mischia” di chi non lo ha chiesto, dovrebbe quanto meno essere preceduto da un previo assenso anche informale per non incorrere, quanto meno, nel sentimento di fastidio di chi sui giornali non vuole andare se non per libera scelta. Ci auguriamo che il giornale in questione non insista, altrimenti ci vedremo costretti alla tutela dell’immagine delle persone e dell’Associazione DEMOS nelle giuste sedi.

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