A differenza di quanto sta accadendo, nel bene e nel male, in Paesi come la Francia, la Grecia, l’Ungheria, o come in Ucraina, in Italia, con l’approssimarsi del “votone” di maggio, ove saremo chiamati ad eleggere i nostri “rappresentanti” per il Parlamento Europeo, come per le innumerevoli Amministrative, stiamo assistendo alla più classica ed abusata “caccia alla poltrona”. A ciò, oltre “battute” come quella del dott. Giovanni Toti «quando a qualcuno non va più bene, nonostante 30 anni di carriera, non dice mai: vado in pensione», nulla cambia.
Tante idee e progetti, purtroppo, si fermano a Roma, e non riescono a raggiungere le “periferie”. A solo esempio: il Presidente Berlusconi, in occasione dell’incontro con i clubs Lombardi “Forza Silvio”, ha riconosciuto che «L’euro per noi è una moneta straniera perché abbiamo rinunciato alla nostra sovranità monetaria», ma nelle liste “locali” non si è MAI cercato qualcuno di “nuovo”, portatore da sempre di questa linea politica. Sempre a solo esempio, sempre il Presidente Berlusconi, ha riconosciuto che «Un partito dedicato alle vittime della giustizia avrebbe un numero incredibile di voti», peccato che, poi, localmente non si cerchino persone che ben potrebbero rappresentare anche questi Elettori, “arroccandosi” sulle parole «Ci sono gli elettori dei piccoli partiti ai quali va spiegato che frazionare il voto non è soltanto inutile ma dannoso». Veramente un peccato che proprio questi elettori guardano più le scelte “locali”, di quanto, invece, viene ideato e progettato a Roma.
Gli esempi possono essere fatti anche dall’altra parte. Lo stesso D’Alema ha affermato che «Viene da pensare che cittadini meno fortunati, meno ricchi e potenti per reati molto minori vanno semplicemente in prigione. E’ una giustizia a velocità variabili», senza ricordare persone come: Serafino Generoso, “imbrigliato” nella rete di tangentopoli, per finire prosciolto; Calogero Mannino, che dopo 14 anni, 50 mila pagine di documenti, 23 mesi di custodia cautelare … è risultato innocente; Serena Grandi, arrestata nel 2003, prosciolta nel 2009; senza contare Gioia Scola, Gigi Sabani, Leonardo Vecchiet e Enzo Tortora su tutti. Vero che i c.d. “poveri” subìscono condanne del tipo: Vedova di 80 anni, rea di aver rubato carne, biscotti ed una bottiglia di limoncello, “pretendendo” di pagare solo pane e pasta, è stata condannata a due mesi e 20 giorni di reclusione; Per scatole di tonno, due tazze e mutande, Mamma e Figlia, in Udine, condannata, la prima, ad un anno di reclusione e 300 euro di multa, la seconda ha “patteggiato” 10 mesi e 20 giorni, con 15 euro di risarcimento; o a Roma, un senza lavoro, reo di essersi “intascato” una fetta di arrosto, un pezzo di formaggio ed una bottiglia di olio, si è “beccato” sei mesi. Peraltro, Extracomunitari che si recano in Uffici del Corpo di Polizia Urbana muniti di taniche di benzina, perché “vittime” del sequestro di mercanzia contraffatta, come del furgone senza assicurazione, si “beccano” 10 mesi di patteggiamento ed il rilascio immediato!
A fronte di questi “meno fortunati”, vi sono anche persone, molti politici, che per anni vivono in lussuosi appartamenti dello Stato, o di Enti Statali o para Statali, pagando canoni che definire “miserevoli”, è già tanto. Come se non bastasse, i familiari di detti politici si “arrogano” anche il diritto di affermare che quella casa, a quel prezzo, è dovuta! Alla faccia di chi lotta per avere una casa popolare …
Anche in questo caso, purtroppo, oltre alle solite “parole” in merito ad una seria ed esaustiva riforma dell’Ordinamento Giudiziario, non si và. Alla faccia dei Cittadini, dei c.d. “utenti della giustizia”, come dei seri e professionali Magistrati che vivono la loro professione come una missione.
Anche Alfano ha lodato l’operazione “mare nostrum”, ma nessuno gli ha fatto “eco” sui costi e, sopratutto, sugli ingenti rischi che “corre” l’Italia, come i suoi “figli” impegnati nell’operazione stessa. Vero che la Sicurezza Nazionale è intervenuta sulla “bufala” (?) della possibilità di un contagio dell’ebola da parte di un “immigrato”, come di un soccorritore, così contagiando tutte le persone vicine, ma l’ebola è l’ultimo virus/malattia/epidemia in ordine cronologico. Infatti non si parla più di malati di lebbra, dei portatori della scabbia, tubercolosi, malaria, AIDS, o di quant’altro …
La malattia della politica Italiana è, purtroppo, molto estesa, ma la medicina esiste! Se quel 40/50% di elettori che non vanno più a votare, alle prossime elezioni, invece, andassero a votare per un solo partito, magari anche (e specialmente) un partito extraparlamentare che fosse riuscito a raccogliere le innumerevoli firme, così presentandosi, sicuramente cambierà l’intera politica Italiana. Non perché gli eletti potranno fare meglio (magari invece lo faranno, chi lo sa?), ma perché l’intera classe politica avrà PAURA dell’Elettore Italiano che, svegliatosi dal suo torpore, tornato alla consapevolezza della Sua SOVRANITA’, sfilerà quella benedetta poltrona da sotto il culo del politico malato! (il quale difficilmente, senza la lucrosa indennità, saprà tornare a fare il proprio lavoro mai svolto!).
Con l’augurio che la Santa Pasqua ci faccia tornare UOMINI in CRISTO, e ci faccia deviare dall’essere pecore.
Stefano Flajani
Segretario Cantone Abruzzo
Portavoce unico per tutte le sezioni dell’Abruzzo -Referente per il centro Italia
Egr sig. Stefano Flajani,
leggo con piacere il suo articolo riguardante la politica malata di poltronismo e condivido le sue affermazioni. Mi fa piacere che dalla lontana Lombardia qualcuno conosca la storia dell’amico Generoso il quale ha lottato e sta lottando contro questa politica. Per poter affrontare questi politici ha dovuto creare una lista civica per le elezioni del proprio comune. La invito a visitare il nostro sito (www.CassanoeTua.it), per rafforzare quanto siamo convinti delle sue affermazioni.