NERETO – Nasce un Comitato di cittadini che si oppone alla nuova variante della Provinciale 259, che prevede l’abbattimento di 16 cipressi secolari del cimitero e 3 nuove rotatorie. Anche gli ambientalisti sul piede di guerra, la Task Force Ambientale sta cercando di bloccare il taglio degli alberi, non solo perché rappresentano un patrimonio arboreo di pregio, ma anche perché, sentiti i propri esperti, la nuova strada non rappresenterebbe vantaggi né per i cittadini, né per i commercianti, che con la propria associazione hanno aderito al Comitato, né tantomeno per i visitatori abituali del cimitero, che avrebbero grosse difficoltà, per lo più si tratta di anziani, a recarsi al luogo sacro nell’attraversare una strada in pratica a scorrimento veloce. Del resto il NO del Comitato non è di principio, visto che esiste la possibilità di una variante che escluderebbe di far transitare la strada veloce a ridosso del muro del cimitero. Il presidente delle associazioni ecologiste, Giuliano Marsili, anche a nome del Comitato dichiara :” avevo preso accordi con l’assessore provinciale ai lavori pubblici Romandini, circa un anno fa, che aveva garantito un tavolo di concertazione e un sopralluogo, insieme alla Forestale, per decidere quali alberi era necessario abbattere, come avvenuto per i quattro pini situati all’incrocio del bivio di Sant’Omero, abbattimento necessario per realizzare la rotatoria, promesse non mantenute con lo sconcerto degli ecologisti “. Per ora gli ambientalisti sono comunque riusciti a bloccare il taglio dei lecci secolari tra i paesi di Nereto e di Sant’Omero, e l’impegno è quello di evitare anche questo ulteriore scempio, dettato dalla politica scellerata della Provincia e i giochi di potere intorno alla nuova opera. Il Comitato di cittadini ha intanto stilato un programma di attivismo, raccolta di firme, volantinaggi, articoli sulla stampa e azioni concrete volte ad ottenere il blocco dell’opera, ritenuta inutile, non vantaggiosa e con un grado di pericolosità maggiore rispetto alla precedente, ma suggerendo anche una soluzione alternativa, ritornare al vecchio progetto, che escludeva l’area del cimitero. Dal canto suo la Task Force Ambientale annuncia invece un immediato ricorso al Tar, una serie di diffide e un esposto alla Procura di Teramo per violazione delle Leggi sulla trasparenza e l’abbattimento di alberi secolari, il mancato coinvolgimento dei cittadini, come prevede la Direttiva Europea :” questa protesta diventerà sicuramente oggetto di scontro durante la campagna elettorale – ha concluso Marsili – così i cittadini potranno valutare chi veramente ha a cuore il paese e il suo territorio”.
Giuliano Marsili – Comitato Civico Nereto