Abruzzo

PAGANICA, IN RICORDO DI RINALDO MASTRACCI

3 aprile 2014

 

 

PAGANICA, IN RICORDO DI RINALDO MASTRACCI

 

 

 

PAGANICA (L’Aquila) – Sarà ricordato a Paganica, sabato 5 aprile alle ore 18, con una Messa di suffragio presso la Chiesa degli Angeli Custodi, il dr. Rinaldo Mastracci, deceduto il 17 marzo scorso a Roma, dove risiedeva. E’ stato tumulato nel cimitero della capitale, giacché il suo desiderio d’essere sepolto sotto terra a Paganica non è stato possibile esaudirlo, perché le disposizioni comunali aquilane non consentono sepoltura a terra per i non residenti.

 

Rinaldo Mastracci era nato il 25 maggio 1927 in Francia, a Uckhange, da padre e madre paganichesi, emigrati in Meurte e Moselle, regione a confine con il Belgio densa di fonderie e miniere di carbone. Perso il padre quando aveva appena 3 anni, era rientrato a Paganica con la mamma Angela e i fratelli Rina e Nazzareno. Con molti sacrifici suoi e della modesta famiglia aveva poi seguito gli studi, fino a diplomarsi Perito elettrotecnico all’Istituto Industriale dell’Aquila. Nel 1951, dopo aver vinto un concorso ed essere stato assunto alla Romana Elettricità, che nel 1963 diventerà Enel, si era trasferito a Roma. Pur tra impegni di lavoro gravosi, aveva intrapreso gli studi universitari presso l’Università di Roma “La Sapienza”, fino alla Laurea in Scienze Statistiche ed Attuariali.

 

La carriera lavorativa lo porterà, passo dopo passo, a ricoprire in Enel incarichi di dirigenza. Cattolico praticante, sin dall’adolescenza partecipa attivamente alla vita cristiana, come iscritto all’Azione Cattolica, e poi anche nella vita comunitaria in Parrocchia, sia a Roma che nella sua terra d’Abruzzo. Degli insegnamenti del Concilio Vaticano II egli aveva fatto un ineludibile punto di riferimento teologico e culturale, vivendo grandi aperture al dialogo e all’apostolato laico, seguendo il magistero giovanneo e gli insegnamenti di Jacques Maritain, Giuseppe Dossetti, Carlo Carretto e Giuseppe Lazzati.

 

A Paganica aveva edificato una bella casa, dove passava qualche fine settimana e le vacanze estive, legato com’era agli affetti della famiglia e degli amici di sempre. La sua vita, ispirata ai valori cristiani, è sempre stata animata da una forte determinazione a migliorare e migliorarsi, affrontandone i giorni con una costante revisione alla luce della Fede, nella consapevolezza che la crescita personale molto dipende da una crescita spirituale.

 

La sua formazione religiosa e umana aveva avuto inizio e sviluppo a Paganica, con la frequentazione della Parrocchia allora guidata da don Giuseppe Coppola, dove era cresciuto con un gruppo di giovani quasi coetanei molto affiatato, che ha messo poi in mostra spiccate qualità sul lavoro e nella società. Questi, infatti, alcuni dei compagni d’adolescenza di Rinaldo Mastracci, come lui tutti affermatisi in ruoli di responsabilità e in campo culturale: Fernando Mazzarella (ingegnere spaziale in Usa), Rodolfo Mastracci (Intendente di Finanza e amministratore comunale), Giuseppe Ferella (dirigente Coldiretti), Tonino Giagnacovo (giornalista), Giovanni Fiordigigli (giornalista e scrittore), ormai scomparsi, e infine Giuseppe Perazza (dirigente di banca) che vive a Roma.

 

La comunità di Paganica vuole essere vicina alla famiglia Mastracci, alla moglie Giuliana e ai figli Miriella e Marco, in segno di rispetto, amicizia e gratitudine verso Rinaldo. Egli ha profondamente amato la sua terra d’origine, onorandola con il prestigio conquistato sul lavoro e nella società. Un prestigio che egli ha condiviso con i suoi concittadini, in umiltà ed intensità di relazioni umane.

 

Goffredo Palmerini

 

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