Pescara. “WOBBLIES! Joe Hill, uno di loro”, la storia di un lavoratore Teatri Offesi per uno spettacolo in programma giovedì 1 Maggio alle ore 21 a San Donato (Pe).
La rassegna teatrale “W San Donato” arriva al suo sesto appuntamento con “WOBBLIES! Joe Hill, uno di loro”. La kermesse, i cui spettacoli in programma continuano ad essere inscenati al “Centro Polivalente Britti” (ex mercato coperto) in via Rio Sparto- San Donato (PE), sta riscuotendo un grosso successo, contando sulla presenza di un interessato e massiccio pubblico.
Per non deludere gli spettatori, l’Associazione Residenze Teatrali in collaborazione con Errori di Trasmissione (EdT) e il Muré Teatro, per la serata di giovedì 1 maggio alle ore 21, lo spettacolo a cura di Teatri Offesi con Lorenzo Marvelli.
“WOBBLIES! Joe Hill, uno di loro” è la storia di Joe Hill che emigrò in America dalla Svezia assieme al fratello Paul Hagglund nel 1902. Lavorò ovunque, facendo qualsiasi mestiere come, ad esempio, il minatore, lo spaccalegna e lo scaricatore di porto.
Per spostarsi divenne uno HOBO, viaggiando sui treni merci e campando in mille posti, dove lo portava il lavoro. Si iscrisse agli IWW (Industrial Workers of the World. I celebri Wobblies) circa nel 1910.
Scrisse canzoni ispirate alle esperienze dei lavoratori del suo tempo che, pubblicate nell’ IWW LITTLE RED SONGBOOK, divennero ben presto famosissime in tutto il mondo.
Tra gioie e dolori, Joe Hill arrivò nello stato dell’ Utah nel 1913 e trovò lavoro nelle miniere di Park City, presso la città di Murray, poi però, nel 1914 fu accusato dell’omicidio di un negoziante di Salt Lake City e processato solo su base indiziaria.
Joe Hill fu condannato a morte e ne conseguì una battaglia internazionale per impedire la sua esecuzione da parte dello stato dell’Utah. Fu messo a morte presso la prigione di stato dell’Utah a sugar house il 19 novembre 1915.
Una storia toccante e commovente che riporterà davanti agli occhi degli spettatori una realtà nuda e cruda, quella di un lavoratore in cerca di fortuna a cui ingiustamente gli è stato negato di vivere.