Il 1 maggio 2014 ricorre il trentennale dello spiaggiamento di un esemplare di balena sulla costa dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano. Un evento raro, quasi unico nel suo genere: il Capodoglio, una delle specie di cetacei più enigmatiche e affascinanti, sebbene regolarmente presente in Mediterraneo è invece del tutto occasionale nelle acque adriatiche, troppo poco profonde e quindi poco invitanti per questo gigante.
La cronaca del 1 maggio del 1984 ci riferisce che un capodoglio maschio (Physeter macrocephalus), di circa 10 anni, della lunghezza di 11 metri e con un peso di circa 100 quintali si spiaggiò nel tratto di battigia di Silvi antistante quello che oggi è l’ombreggio, denominato appunto “Capodoglio Beach”, gestito dalla stessa Area Marina Protetta Torre del Cerrano insieme alla IAT di Silvi.
Si impiegò una intera giornata di tentativi, effettuati da tanti uomini e mezzi di soccorso con le esperienze e le conoscenze di allora, ma alla fine i tanti cittadini accorsi ce la fecero. Il Capodoglio fu rimesso vivo in mare e si allontanò nuotando autonomamente. Il giorno successivo purtroppo fu rinvenuto senza vita nei pressi di Ortona e le cause della morte furono attribuite alla presenza nello stomaco di notevoli quantità di rifiuti in materiale plastico (le balene i delfini e le tartarughe scambiano purtroppo facilmente le buste di plastiche per meduse, di cui sono ghiotti) e spezzoni di reti da pesca in materiale sintetico, persino di un proiettile calibro 12 nello sfiatatoio. Preoccupante fu anche l’elevata concentrazione di mercurio rilevata nei tessuti del Capodoglio. Il noto veterinario Vincenzo Oliveri, Presidente del Centro Studi Cetacei Onlus e direttore del Museo del Mare di Pescara, si adoperò per favorire il recupero della carcassa e per il rilancio scientifico e mediatico del Museo. Oggi, grazie anche a quell’impegno, lo scheletro del Capodoglio è esposto al pubblico presso il Museo del Mare Pescara.
Per ricordare a trent’anni di distanza, nel giorno dell’anniversario del Capodoglio, il 1 maggio 2014 si svolgerà dalle ore 10.00 alle 11.30 un cammino dalla spiaggia ‘Capodoglio Beach’ a Torre Cerrano organizzato dalle Guide del Cerrano. Alle ore 11,30 è previsto un incontro pubblico a Torre Cerrano a cui parteciperanno tra gli altri il Presidente dell’AMP Benigno D’Orazio, il veterinario Vincenzo Olivieri, presidente del Centro Studi Cetacei Onlus, la Guida Mauro Pacchione che partecipò al salvataggio e alcuni membri dell’Associazione Fratello Mare, che racconteranno ad adulti e bambini quella giornata memorabile.
“Il nostro intento, favorito da un’ottima collaborazione con il Centro Studi Cetacei Onlus di Pescara, – ha detto il Presidente Benigno D’Orazio – è rafforzare l’impegno nella promozione della conoscenza, della sensibilizzazione e dell’educazione al rispetto e alla tutela della natura, anche grazie all’emozione che deriva dalla diretta testimonianza di quanti si adoperarono per salvare la vita a quello splendido cetaceo”.
Al termine, i partecipanti potranno tornare a piedi al punto di partenza o prolungare la loro permanenza all’aria aperta nella natura dell’Area Marina Protetta. Per chi non potrà visitare la torre al mattino al termine dell’incontro pubblico nel pomeriggio, dalle 14.00 alle 17.00, proseguono le visite guidate alla Torre e al Museo del Mare.
Info: www.torredelcerrano.it
Allegata scheda tecnica
Scheda Scientifica a cura del Dr. Vincenzo Olivieri
Ordine CETACEA Brisson,1762
Sottordine ODONTOCETI Flower, 1867
Famiglia Physeteridae Gray, 1821
Physeter Linnaeus, 1758
Physeter macrocephalus Linnaeus, 1758. (= Ph. catodon Linnaeus,1758)
ITA: Capodoglio – ENG: Sperm Whale
Dimensioni
Caratterizzate una notevoli differenze tra i due sessi, possono arrivare a 18 -21 metri nei maschi e 12 -15 nelle femmine
con peso fino a 60 tonnellate nei maschi e 18 nelle femmine.
In mediterraneo tali dati sono leggermente ridotti. La pigmentazione è nerastra o grigio ardesia gradualmente piu’ chiaro sui fianchi e sul ventre.
Morfologia
Molto caratteristica per la presenza di un capo enorme equivalente a circa 1/3 della lunghezza totale. La bocca è posta nella parte inferiore del capo ed è lunga e stretta con apice molto arretrato rispetto alla parte terminale del muso.
Denti presenti di norma solo sulla mandibola. Caratteristico è lo sfiatatoio a forma di S e situato asimmetricamente a sinistra sulla estremità anteriore del capo. Tipico è il soffio che viene emesso attraverso tale struttura essendo lungo 5-7 metri, inclinato in avanti di circa 45’ e spostato leggermente a sinistra.
Le pinne pettorali sono piccole, larghe e di forma ovale.
Ecologia
Le immersioni del Capodoglio possono durare oltre un’ora e consentire alla specie di raggiungere profondità anche superiori ai 3000 metri.
Le prede abituali son costituite principalmente da Molluschi cefalopodi ed in secondo luogo da grossi pesci. In Mediterraneo si può incontrare in gruppi esigui, o in coppia o come esemplari isolati. Per quanto preferisca le acque profonde, è segnalato anche in fondali poco profondi come quelli adriatici. La specie è costantemente presente in tutti i mari italiani. La consistenza numerica è in forte decremento.