Lo scorso 3 aprile, nel corso di un incontro pubblico, il sindaco Astolfi e l’assessore Felicione hanno proposto l’installazione di casette automatizzate per la raccolta dei rifiuti. Il sistema con strutture informatizzate prevede l’installazione sul territorio di punti di raccolta presso i quali l’utente possa identificarsi e conferire i propri rifiuti differenziati.
Le strutture informatizzate offrono un buon sistema di controllo e identificazione dell’utenza e di contabilizzazione dei rifiuti conferiti, utilizzando sistemi a carta magnetica o transponder, telecamere di controllo e pese o sensori di volume. Di contro le strutture informatizzate non offrono una soddisfacente possibilità di controllo della qualità del rifiuto conferito. Di conseguenza anche i possibili progetti che prevedono un sistema di tariffa puntuale, che consente un sistema di riduzione della tariffa sui rifiuti per chi differenzi in maniera corretta, vengono resi inefficaci, non potendo di fatto controllare la qualità del materiale conferito, ma solo la quantità. In un comune come quello di Atri, dove l’esperienza mostra una diffusa reticenza alla pratica della differenziazione dei rifiuti, un tale sistema potrebbe disincentivare ulteriormente l’utenza.
Le strutture informatizzate non riescono a sostituire integralmente il sistema porta a porta in quanto, il costo elevato non ne permette una capillare diffusione sul territorio, ed inoltre vi è una difficoltà di utilizzo della struttura che richiede una serie di operazioni che potrebbe risultare ostica per gli utenti meno esperti.
Le strutture presentano anche problemi legati alle operazioni di svuotamento dei contenitori in esse contenuti, infatti sono spesso necessarie lunghe e dispendiose operazioni di spostamento dei cassonetti; hanno necessità di manutenzione e pulizia per garantirne il funzionamento, gli organi in movimento devono essere mantenuti lubrificati, l’impianto elettrico deve essere revisionato periodicamente, l’ambiente interno deve essere frequentemente sanificato, ma soprattutto deve essere mantenuta la struttura che è esposta agli agenti atmosferici e atti di vandalismo.
Anche l’installazione iniziale delle strutture incontra qualche difficoltà tenendo conto del non trascurabile impatto ambientale in una città come Atri ad alto livello artistico culturale.
L’esperienza fino ad ora effettuata ha mostrato una scarsa adesione al sistema di raccolta con strutture informatizzate mostrando una netta preferenza verso un sistema di raccolta porta a porta.
Le informazioni citate, necessariamente tecniche e dimostrate dall’esperienza, dovrebbero a parere di chi scrive far riflettere l’amministrazione comunale di Atri. Non si abbandoni il sistema attuale, piuttosto lo si incentivi con campagne di sensibilizzazione perchè la tariffazione puntuale può essere applicata anche con il sistema porta a porta.
Alfonso Prosperi
Consigliere comunale PD