In riferimento a quanto rappresentato da Presidi e docenti di Roseto, nei giorni scorsi attraverso gli organi di informazione, circa lo stato degli istituti scolastici superiori, si invia la nota dell’assessore all’edilizia scolastica, Ezio Vannucci con preghiera di pubblicazione
“E’ certamente vero che da anni l’edificio di Voltarrosto presenta dei gravi problemi al tetto, che ha diverse infiltrazioni di acqua in occasione di piogge persistenti.
E’ altrettanto vero, però, che dopo gli ultimi due sopralluoghi effettuati nella primavera e nell’autunno 2013, la Provincia si è impegnata a intervenire in maniera per risolvere le criticità riscontrate e la decisione era stata comunicata in maniera ufficiale alla Preside dell’Istituto, Elisabetta Di Gregorio.
Infatti, nel corso dei due sopralluoghi è emerso che i tetti dell’edificio e della palestra presentavano dei difetti strutturali dovuti alla costruzione e pertanto per eliminare le infiltrazioni era necessario progettare la realizzazione del tetto nuovo. Qualsiasi intervento tampone, non avrebbe sortito alcun effetto.
Ulteriori polemiche sono legate alle infiltrazioni in palestra, nonostante i lavori fatti nel 2011 con le risorse del Patto dei Sindaci. Abbiamo spiegato alla Preside che anche nel caso del tetto si sarebbe dovuti intervenire “coprendolo” per tutta la sua larghezza con delle serre fotovoltaiche (pannelli leggeri per la produzione di energia elettriche dell’ultima generazione) in modo tale da avere due effetti virtuosi : la integrale copertura del tetto dalla pioggia e la produzione di energia elettrica da fonte pulita e rinnovabile.
Le risorse per realizzare questo intervento, sono state reperite nel mese di novembre 2013, quando in occasione dell’assestamento di bilancio, per decisione del Presidente e del sottoscritto Assessore all’edilizia, si è concordato di utilizzare a questo scopo residui di bilancio per dare una soluzione definitiva a questi innegabili ed ormai non più procrastinabili problemi della scuola di Roseto.
Le risorse – già presenti in Bilancio come residuo vincolato – ammontano a 750.000 euro e, per ottimizzare le somme esistenti, la Giunta ha anche approvato la scelta proposta dal Dirigente di far eseguire la progettazione all’interno dall’Ufficio tecnico.
E’ ovvio – e la cosa era stata riferita alla Preside e per questo stupisce ed amareggia il suo atteggiamento – che i lavori non possono che essere eseguiti in estate, perché è chiaro che gli interventi sul tetto non possono essere fatti durante l’anno scolastico.
Pertanto, che senso ha inscenare una polemica adesso sulle infiltrazioni? Mostrare al giornale le foto di danni che tutti conosciamo benissimo e per i quali ci staimo siamo adoperando?
Avremmo forse dovuto chiudere l’edificio e dichiarare al Prefetto ed al Provveditore che – non avendo ricevuto nessuna risorsa per la manutenzione da parte della Regione (così come recita testualmente la legge 23/96) – non eravamo nelle condizioni di potere assicurare la agibilità e anche la semplice fruibilità della scuola?
Queste spiegazioni erano state date alla Preside dal Dirigente nel corso di un colloquio telefonico avvenuto lunedì 23 febbraio 2014, dopo che la stessa aveva letto in un quotidiano locale le somme che le varie province avevano comunicato al Governo per eventuali progetti da realizzare.
Dal momento che la Preside lamentava il fatto che dall’elenco comunicato al giornale dall’UPI Abruzzo, la Provincia di L’Aquila aveva presentato diversi progetti per 80 milioni di euro e la Provincia di Teramo un solo progetto per 600.000,00 euro, le era stato risposto che la Provincia di Teramo – forse non casualmente – era l’unica in Abruzzo ad aver presentato un progetto poi finanziato con il Decreto del Fare proprio perché disponeva di progetti immediatamente “cantierabili, cioè corredati di progettazione definitiva ed esecutiva.
Ci vuole poco ad avere progetti preliminari o “di massima”, ma con quelli non si ottiene nessun finanziamento con gli ultimi bandi statali o regionali. E se non si dispone di un valido ed efficiente Ufficio Tecnico interno che produce i progetti a costo zero, non si possono avere i progetti cantierabili, perché i professionisti esterni costano e non li si può pagare se non si ottengono prima i finanziamenti.
Pertanto, sapendo tutto questo, come mai la Preside non lo ha spiegato nel corso dell’incontro? E se anche non voleva assumere una posizione per mantenere la sua terzietà, non poteva invitare il sottoscritto Assessore o il Dirigente all’incontro per fornire chiarimenti e spiegazioni?
Sembra evidente che ha giocato a forzare la mano dimostrando una certa insensibilità nei confronti sia dell’Amministrazione, che dei tecnici della Provincia, che si sono prodigati nel trovare costantemente le migliori soluzioni, mettendo a disposizione la loro professionalità anche oltre l’orario di lavoro.
Discorso a parte merita invece l’atteggiamento del Professor Di Marco: quando non si hanno responsabilità di scelta e di gestione è facile salire in cattedra a dare giudizi negativi sull’operato degli altri. C’è da augurarsi che questo suo modo di agire sia ispirato da una possibile candidatura verso ruoli istituzionali: così potrà comprendere le difficoltà che si incontrano nel gestire e amministrare gli enti locali senza risorse e fare manutenzione alle scuole senza finanziamenti”.
L’assessore provinciale all’edilizia scolastica
Ezio Vannuccci