Abruzzo

Tasse regionali: bene – ma ora basta con il commissariamento

 

 

 

Il nostro giudizio sulla riduzione dell’addizionale regionale Irpef e dell’Irap si basa sul merito dell’operazione valutata dal punto di vista di lavoratori e pensionati, a prescindere dalla campagna elettorale da tempo in atto.

 

Il via libera del governo è per una restituzione di tasse regionali inferiore a quella dell’anno scorso (33 milioni invece di 40). Inoltre, il via libera del governo giunge tardi, ma finalmente giunge. Ciò permette di confermare per il secondo anno gli scaglioni di reddito invece dell’aliquota unica dell’1,73%; di concentrare le riduzioni sugli scaglioni medio bassi; di ribadire la priorità dell’intervento sull’Irpef.

 

Per queste ragioni abbiamo più volte fatto appello alla Giunta Regionale affinché l’accordo del 30 novembre 2012 non restasse un episodio isolato ma diventasse strutturale, tanto più adesso che anche il Governo nazionale si muove nella stessa direzione di ridurre le tasse sul lavoro per rilanciare i consumi, l’economia, l’occupazione. Il risultato raggiunto è anche frutto del nostro lavoro.

 

Ora si tratta di chiarire tempi e modi con cui i cittadini potranno beneficiare della riduzione dell’addizionale regionale Irpef, visto che le dichiarazioni dei redditi sono cominciate dal 31 marzo.

 

Infine, questa vicenda dimostra la necessità di porre fine quanto prima al commissariamento della sanità, per impostare politiche regionali responsabili non eterodirette sia sulla fiscalità regionale sia sulla riorganizzazione del socio-sanitario.

 

Per quanto riguarda il futuro dell’addizionale regionale Irpef, la Uil Abruzzo ha proposto ai candidati alla Presidenza della Regione di pronunciarsi su un’ipotesi che ne aumenta il carattere redistributivo, facendo pagare di più gli scaglioni più alti di reddito per rendere possibile una riduzione più consistente in favore degli scaglioni medio-bassi di reddito.

 

Pescara, 23 aprile 2014

 

 

                                      Per la Uil Abruzzo

                                      (Roberto Campo)

 

 

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