Teramo. APPUNTAMENTI RELIGIOSI E CULTURALI COLLEGATI AI RITI DELLA SETTIMANA SANTA.

Diocesi di Teramo-Atri

 

APPUNTAMENTI RELIGIOSI E CULTURALI

COLLEGATI AI RITI DELLA SETTIMANA SANTA.

Presentazione del “Processionario”, Esecuzione dello “Stabat Mater”, Mostra “Il senso del dolore”.

  Sala Conferenze dell’Episcopio di Teramo

Lunedì 13 Aprile – Ore 11.00

Saranno presenti il Vescovo Mons. Michele Seccia, don Filippo Lanci e la Prof.ssa Alesssandra Gasparroni

 

 

Lunedì 13 Aprile 2014, alle Ore 11,00, presso la Sala Conferenze dell’Episcopio di Teramo, è convocata una conferenza stampa per la presentazione delle iniziative e degli appuntamenti culturali e spirituali collegati ai riti della Settimana Santa. In particolare si segnala:

  1. La presentazione del “Processionario” della Desolata,  un sussidio editoriale, redatto per la prima volta,  e curato dell’Ufficio Liturgico Diocesano, che ha per titolo “Processione Antelucana in onore della Beata Vewrgine Desolata”. Il volumetto contiene la Introduzione del Vescovo, Mons. Michele Seccia, un intervento di Alessandra Gasparroni dal titolo “La processione antelucana della Desolata a Teramo”. Seguono le “Orazioni” e le “Preghiere, da recitare durante il cammino”, che appartengono alla nostra consolidata tradizione.
  2. Esecuzione dello “Stabat Mater”, di G. B. Pergolesi, dell’Orchestra da camera “Benedetto Marcello”, Domenica 13 Aprile, in Cattedrale alle Ore 21.00.
  3. Mostra “Il senso del dolore”. Due lavori di Manuela Barile a cura della sezione per l’Arte Sacra dell’Ufficio Liturgico Diocesano in collaborazione con l’Associazione Culturale “Bambun” e l’Associazione culturale “Binaural Nodal”. La mostra sarà visitabile da Martedì 15 a Giovedì 17 Aprile, presso Antica Cattedrale Santa Maria Aprutiensis (Chiesa di S. Anna), dalle 17.00 alle 22.00.

 

IL DIRETTORE

(Gino Mecca)

 

 

 

 

 

LA PROCESSIONE ANTELUCANA

 

La Processione antelucana, nel suo significato prima dell’alba, come si sa, è quella del mattino del venerdì Santo che inizia alle ore 4.00 e si conclude intorno alle 7.00. Essa – come ha scritto Alessandra Gasparroni – “vide la luce intorno al 1662, anno nel quale si costituì la confraternita dei Cinturati impegnata sul territorio con incarichi sanitari e assistenziali”. Oggi, dopo alterne vicende storiche,  la confraternita del Suffragio, che ha sede nella chiesa dell’Annunziata, organizza sia la processione antelucana che quella serale del Cristo Morto.

Come ha scritto Mons. Seccia nella sua introduzione, “Dal punto di vista teologico si fonda su una ricostruzione in prospettiva mariana delle ore della passione”. In effetti il cammino in processione della Desolata e la relativa visita alle chiese (un tempo erano sette) tra i suoi significati indica la corsa affannosa della Madre alla ricerca del Figlio: “Il Figlio mio dov’è”, si sente ripetutamente in un canto che accompagna la processione. Il cammino della Madre è il cammino dell’umanità.

“La motivazione profonda che conduce i devoti di oggi, come i discepoli di allora – scrive il vescovo Seccia – a compiere questo cammino è personale, intima, legata ai lutti, alle sofferenze e ai fallimenti, che ognuno porta nel cuore e che diventano un interrogativo rivolto a Dio”. “In questo cammino, la Madre di Dio ci è compagna, ci è modello, ci è garante”.