Teramo. Berardo Rabbuffo risponde al consigliere Marco Tancredi.
La mia nota non vuole e non può essere una risposta al consigliere di Forza Italia, scusate del Nuovo Centro Destra, Marco Tancredi.
Comprendo il suo desiderio di visibilità e di avermi come interlocutore, ma nella vita il confronto ha bisogno di meriti e di autorevolezza. L’immagine della coerenza che il neo transfugo Marco Tancredi richiama con forza è la sintesi di una fotografia che lo vede attore e comparsa.
Uno striscione da Ultras a difesa del suo ex Presidente Silvio Berlusconi.
Marco Tancredi rivestiva i panni di un giovane vigoroso virgulto forzista.
Oggi?
Dopo la condanna del presidente Berlusconi all’ospizio, dopo la latitanza del fondatore di Forza Italia Marcello Dell’Utri, Marco Tancredi si rifugia nella casa di famiglia del senatore Quagliarello.
Il Nuovo Centro Destra, che si allea con Renzi e la sinistra, che fonde il proprio simbolo con quello del partito di Casini.
La coerenza e la morale.
La Fedeltà delle idee e dei valori etici.
La mia non può essere una nota di risposta al consigliere Marco Tancredi, usato ancora una volta come ariete e bravo di Manzoniana memoria.
La mia non può essere una nota di risposta al consigliere Marco Tancredi perché l’argomento non è la Politica ma solo un tentativo di rissa da quartierino. Piuttosto che interrogarsi sull’operato di altri, perché non rende edotti i nostri concittadini della sua attività in Consiglio comunale, dal momento che in cinque anni forse quello rivolto a me è stato il primo suo comunicato stampa?.
La mia non può essere una nota di risposta al consigliere Marco Tancredi ma solo un tenero saluto all’assessore in pectore della Cultura teramana e alla sua strenua difesa di un’identità da ipogeo.
Berardo rabbuffo