Teramo, 4 aprile 2014 – Sarà presentato giovedì 8 aprile, presso la Sala delle lauree della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Teramo, il libro di Giuseppe Cotturri La forza riformatrice della cittadinanza attiva, “una risposta consapevole e organizzata alla crisi, a partire dalla Società civile e dalla Responsabilità sociale”
Giuseppe Cotturri, già presidente nazionale di Cittadinanzattiva, è ordinario di Sociologia all’Università Aldo Moro di Bari ed è considerato uno dei “padri” dell’art.118 della Costituzione che regola il principio di sussidiarietà.
L’incontro, alla presenza dell’autore, inizierà alle ore 11.00 con i saluti del rettore Luciano D’Amico e del preside della Facoltà di Scienze della comunicazione Stefano Traini. Dopo l’introduzione di Everardo Minardi, docente di Sociologia all’Università di Teramo, seguiranno gli interventi di Giuseppe Cotturri, di Marco Frey, attuale presidente nazionale di Cittadinanzattiva, di Aldo Cerulli segretario nazionale di Cittadinanzattiva e di Stefania Migliaccio presidente del Tribunale per i diritti del malato di Teramo
“Il saggio di Giuseppe Cotturri – spiega Vincenzo Di Benedetto presidente di Cittadinanzattiva Abruzzo – affronta il fenomeno della crescita di forze sociali diffuse, poco organizzate e indicate come minori (associazioni, volontariato, cittadinanza attiva) che in un quarto di secolo a fronte del declino del sistema dei partiti appaiono le più convinte portatrici di una riforma, determinando una lenta ma significativa e incontrastabile trasformazione della nostra democrazia”.
“Gli attori civici risultano quindi i protagonisti della riforma – aggiunge – che partiti e media hanno a lungo sottovalutato e che oggi invece corteggiano e tentano, in vario modo, di cavalcare. Una sorta di ‘foreste che camminano’ ed emigrano, suggerisce Cotturri, perché registrano i cambiamenti dell’ambiente vitale e cercano nuovi territori di insediamento. L’incontro, infine, sarà l’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte dell’associazionismo a Teramo e proporre una risposta consapevole e organizzata alla crisi del Paese”.