Italia

Verona. Venerdì 11 aprile si terrà il Convegno “L’affidamento condiviso: difficoltà attuative e prospettive di miglioramento” organizzato dall’A.I.DI.F. – Avvocatura Italiana per i Diritti delle Famiglie

 

 

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L’evento, che si svolgerà dalle ore 15,00 alle ore 18,00  presso la Sala Convegni del Palazzo della Gran Guardia di Verona, Piazza Bra, è accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Verona con 3 crediti formativi, ai sensi dei vigenti regolamenti per la formazione continua degli Avvocati.

Interverranno al convegno: l’On. Flavio Tosi – Sindaco del Comune di Verona; l’Avv. Anna Bulgarelli – Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Verona; la Dott.ssa Maria Zampiron – Psicologa, Psicoterapeuta, Specialista in età evolutiva; l’Avv. Simone Mondini – Avvocato del foro di Verona; la Dott.ssa Daniela Bianchini – Magistrato del Tribunale Ordinario di Roma

Introduzione e moderazione: Avv. Giorgio Aldo Maccaroni – Presidente Avvocatura Italiana per i Diritti delle Famiglie

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Il Convegno ha lo scopo di mettere a fuoco la situazione che riguarda l’affidamento condiviso, a pochi anni di distanza dalla sua introduzione nel nostro ordinamento e alla luce delle ultime modifiche legislative intervenute: ossia la legge 10 dicembre 2012 n. 219 e il D.lgs 28 dicembre 2013 n. 154.

Verranno evidenziate le difficoltà che incontra l’affidamento condiviso, con riferimento  alla sua attuazione concreta nelle aule dei diversi tribunali italiani.

In particolare, si cercherà di capire perché non si è riuscito a realizzare l’importante obiettivo che si proponevano gli ispiratori della norma sull’affidamento condiviso e cioè quello di realizzare la bigenitorialità perfetta e perché la nuova normativa sopra citata ha fallito nuovamente questo importante obiettivo.

Una delle conseguenze di tale situazione è, purtroppo, che i padri vengono spesso penalizzati dall’applicazione pratica dell’istituto dell’affidamento condiviso, dal momento che agli stessi viene riconosciuto, da parte del Giudice un diritto di visita e di frequentazione dei propri figli che è troppo ristretto e alquanto mortificante e, allo stesso tempo, vengono gravati da assegni di mantenimento troppo onerosi.

Si parlerà, come detto sopra, anche della nuova normativa, che ha avuto il pregio di eliminare qualsiasi differenza fra figli naturali e figli legittimi e di unificare in un unico organo giurisdizionale (il tribunale ordinario) i ricorsi per l’affidamento dei figli minori sia che riguardino le coppie di fatto, sia che riguardino le coppie sposate, ma non ha risolto purtroppo i problemi relativi all’affidamento condiviso, per il quale la situazione è rimasta pressoché invariata.

Dopo aver messo in evidenza i vari problemi che incontra l’affidamento condiviso nella sua applicazione concreta, ciascuno dei relatori presenti potrà proporre, dal proprio punto di vista, le possibili soluzioni, anche di carattere legislativo, per poter migliorare la situazione esistente.

 

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