Abruzzo, In rilievo

Abruzzo. Il Governatore Gianni Chiodi ammette la sconfitta attraverso un post su Facebook

Sono profondamente grato a tutti gli abruzzesi per il privilegio e l’onore che mi hanno concesso

Post del 26 maggio 2014 alle ore 21.08, fonte Profilo Facebook
FOTO: https://www.facebook.com/gianni.chiodi?fref=ts
TESTO: https://www.facebook.com/notes/gianni-chiodi/sono-profondamente-grato-a-tutti-gli-abruzzesi-per-il-privilegio-e-lonore-che-mi/678183342228772

Amiche mie, Amici miei,

siamo arrivati alla fine di una faticosa campagna elettorale. Gli abruzzesi hanno deciso in linea con il trend nazionale e hanno eletto il candidato del Partito democratico. Il centrodestra avrà molto su cui riflettere e mi auguro che lo faccia fin da subito. 

 

Per quanto mi riguarda, sono profondamente grato a tutti gli abruzzesi per il privilegio e l’onore che mi hanno concesso: quello di essere il loro Presidente per cinque anni e mezzo. Anni durissimi, tra catastrofi naturali, crisi economica, sanità da ricostruire, indebitamento gigantesco. Ma anche anni straordinari. Penso  al G8, all’incontro con Obama, con il Papa BenedettoXVI, al discorso tenuto a Washington e ripreso dalla agenzia Reuters nellaparte in cui smentivo il Times di Londra, alla Vice presidenza della Assembleadelle Regioni d’Europa conquistata a Istanbul e per finire, come se nonbastasse, anche un programma di protezione personale. Non credo ci siano tantepersone  al mondo che abbiano avuto un insieme così denso di importantiesperienze in un così breve lasso di tempo. Resta il fatto che tutto ciò che hocercato di fare e in gran parte sono riuscito a fare, e’ stato nell’interessedi ogni abruzzese, anche se non nell’interesse di ogni categoria, corporazione egruppo di pressione. 

È naturale questa sera provare una certa delusione, ma domani dovremo superarlae lavorare di nuovo insieme per far migliorare ancora la nostra Regione. Senza dubbio oggi c’è un Abruzzo per molti aspetti migliore, a cominciare dallasanità. Abbiamo anche tentato di contrastare la crisi economica più grave mairegistrata nel nostro Paese. Dico contrastare, non annullare. Credetemi, nonera possibile e non lo è per nessun governo regionale, perché l’economia oggie’ globalizzata e non si risolve solo a livello locale. Quando la crisi passeràper il nostro Paese, così sarà anche per l’Abruzzo. L’economia abruzzese, comedicono gli economisti, e’ pro-ciclica.  

 

Vedoche non è stato sufficiente ricordare ai nostri corregionali che la nostraRegione oggi può fregiarsi del riconoscimento legale di avere i costi dellapolitica tra i più bassi d’Italia, che ha ridotto debiti e pressione fiscaleregionale,  ha garantito la sopravvivenza del nostro sistema sanitario,mettendo i conti in equilibrio e registrando un incremento dei livelliessenziali di assistenza sanitaria. 

Vedo che non è stato sufficiente ricordare che la medicina che abbiamo dovutosomministrare – magari e’ sembrata amara a qualcuno – era pur sempre lamedicina che serviva per guarire. Dal 2015 la Regione Abruzzo inizierà aliberare ingenti risorse che prima erano assorbite dal rimborso di vecchi debiti. Diventerà, allora, una regione “quasi” ricca e comunque molto più ricca di quella che abbiamo dovuto gestire noi. Speriamo che la gestione di queste risorse che noi abbiamo liberato possa servire a promuovere lo sviluppo di tutti e non di pochi privilegiati, come purtroppo accaduto in passato. 

Se non siamo siamo riusciti a spiegare tutto questo, il demerito è mio, non vostro.

Sono profondamente riconoscente a tutti voi, amici, staff, colleghi di giunta,consiglieri regionali,  candidati,dirigenti dei partiti e semplici sostenitori per il grande onore che mi avetefatto dandomi il vostro appoggio e la vostra collaborazione. La strada era insalita fin dall’inizio di questa campagna elettorale.

Avremmo potuto fare altro per tentare di vincere queste elezioni, nonostante il forte vento contrario a livello nazionale ? Forse sì, ma come sapete non ho voluto impostare la campagna elettorale sulla denigrazione altrui e non passerò nemmeno un istante a rimpiangere questa scelta. Saremmo potuti partire prima con la propaganda elettorale ? Forse sì, ma abbiamo dovuto assorbire un’azione giudiziaria che a me e’ sembrata “ad  orologeria” e che ha provocato, proprio nel momento più delicato, difficoltà enormi nella composizione delle liste, nella percezione dell’esito elettorale da parte dell’elettorato. Ne parleremo in futuro amici miei, non oggi. 

 

Ora voglio dirvi che l’esperienza di questi cinque anni e mezzo resta e resterà  il più grande onore della mia vita. Continuerò a servire l’Abruzzo con un altro  ruolo, ma con la stessa determinazione e il medesimo amore per la mia terra.  Sarò si’ il “Presidente emerito” -un titolo che mi spetta e al quale tengo con tutto il mio cuore – ma sarò anche un baluardo affinché certe pratiche del passato non riemergano. Come diceva laThatcher i soldi pubblici non esistono, esistono i soldi dei cittadini. Se si gestiscono oculatamente può ridursi sia il debito pubblico che il prelievo fiscale ed è questa la lezione che l’Abruzzo lascia al Paese.

Da Presidente emerito voglio dire a tutti gli abruzzesi che la crisi finirà,come tutte le crisi, che la Regione sarà più ricca e potrà meglio sostenere le politiche di sviluppo e sociali. Per questo chiedo agli abruzzesi di non perdere la speranza. 

Il futuro dell’Abruzzo dipende da noi e – come diceva Karl Popper – noi non dipendiamo da alcuna necessità storica. 

Grazie di cuore a tutti voi e auguri di buon lavoro al mio successore.

Gianni Chiodi

 

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