Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, a seguito delle recenti disposizioni riguardanti lo svolgimento dei turni di guardia interdivisionale di area medica attuati presso il Presidio Ospedaliero di Chieti, ha inviato una lettera al Direttore Generale, al Direttore Sanitario Aziendale e al Direttore Medico del P.O. di Chieti della Asl Lanciano – Vasto – Chieti, nonché al dott. Liberato Aceto, delegato del Sindaco ai Rapporti con la Asl, con la quale chiede una riconsiderazione di quanto deciso dai vertici dell’Azienda Sanitaria.
«Comprendo la necessità di riorganizzare la struttura sanitaria con i mezzi a disposizione – ha commentato il Sindaco – ma tutto questo non può passare sulla tesa dei medici della Asl e soprattutto non può mettere in dubbio, neppure per un momento, l’appropriatezza dell’assistenza resa.
Vengo portato a conoscenza del fatto che in data 30.04.2014 il Direttore Sanitario Aziendale Dott. Pasquale Flacco ha trasmesso la nota Prot. N.24776U14 al Direttore Sanitario del P.O. “SS. Annunziata” Dott. Giuseppe Mariotti, con la quale ha disposto “…che, nelle more della più completa definizione del piano aziendale per assicurare le emergenze, la S.V. potrà disporre, nel più breve tempo possibile e di concerto con i Direttori delle UU.OO.CC. interessate, che allo svolgimento dei turni di guardia interdivisionale di area medica, partecipino anche i dirigenti medici assegnati alle unità operative di Clinica Neurologica e di Malattie Infettive nonché alle U.O.S.D. di area medica.”
Il Dott. Mariotti, dando seguito alla disposizione, ha convocato una riunione con i vari responsabili interessati in data 15.05.2014 rendendo operativo quanto espresso nella nota del Dott. Flacco.
Successivamente, con nota Prot. N.29554U14-CH il Dott. Mariotti ha comunicato ai Responsabili delle UU.OO. di area medica interessate la disposizione con la quale tutti i medici di tali Reparti e quelli dei Servizi Ambulatoriali sarebbero stati inseriti nei Turni di Guardia Notturna Interdivisionale.
La domanda che mi viene rivolta e che io rivolgo a Voi – ha stigmatizzato il Sindaco – è come mai tali decisioni riguardano solo le citate unità operative, considerato che i medici operanti nei Reparti di Medicina sono di numero considerevole e adeguato? Come si può pensare che un infarto miocardico, un edema polmonare acuto, una insufficienza respiratoria acuta ed altri processi morbosi che richiedono professionalità dedicata, possano essere affrontati da medici che di giorno si occupano di Neurologia, Infettivologia o Endoscopia digestiva?
Tutto questo, purtroppo, accade in un ospedale che ha tradizioni sanitarie fra le migliori del panorama regionale e che attualmente è impegnato a compiere passi da gigante nel campo della Robotica Oncologica e Oftalmologica, della Pediatria e di tante altre Discipline che lo rendono un Polo Sanitario di primaria importanza.
Sapendo di avere tali necessità non era opportuno mantenere nella nostra città il Reparto di Geriatria e Semeiotica Medica trasferiti presso il P.O. di Ortona in modo da evitare i disagi sopra evidenziati?
Infine, mi viene sottolineato da alcuni operatori sanitari la necessità di attivare alcune UU.OO., la Stroke Unit e l’Endoscopia H 24, peraltro previsti nell’Atto aziendale, in modo da migliorare la qualità dell’assistenza e la riduzione dei tempi e delle liste di attesa degli esami strumentali e delle prestazioni sanitarie.
Il Direttore Generale, il Direttore sanitario aziendale, il Direttore sanitario di presidio hanno il dovere di corrispondere ai bisogni di chi entra in ospedale e il sindaco della città, quale massima autorità sanitaria, ha il dovere di vigilare, pur nel rispetto delle altrui funzioni, sulla salute dei cittadini.
In virtù di quanto detto, invito le SS.LL a voler riconsiderare quanto ad oggi deciso e motivo di questa mia.»