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DICHIARAZIONE DI PIO RAPAGNA’
“Di fronte ad una “nuova e coraggiosa” iniziativa di alcuni Cittadini che “provano” per la terza volta consutiva dal 2007 a promuovere la raccolta delle firme “al fine” di chiedere la indizione e lo svolgimento di 3 Referendum nella primavera del prossimo anno 2015, cioè ad un anno esatto dalla elezione del nuuovo Consiglio regionale, prendo atto, con amarezza e grande disappunto, di un “quasi” totale oscuramento della “iniziativa referendaria”.
Ciò avviene “proprio adesso”, a cavallo delle elezioni regionali per il rinnovo degli Organi di vertice della Regione Abruzzo, ed in presenza di un pesante ed “arbitrario” intervento dell’Ufficio di Presidenza e del Presidente del Consiglio uscente Nazario Pagano, su un “procedimento preliminare” sul quale la Legge n. 44/2007 e lo Statuto della Regione non “consentono” e non prevedono un “giudizio preventivo e censorio” da parte di nessuno dei soggetti che invece lo hanno attuato e lo stanno ancora perpetuando.
L’Ufficio di Presidenza ed il Presidente del Consiglio hanno deciso “inaudita altera parte” e senza alcun pronunciamento da parte del Consiglio Regionale che pure, in questi casi di controversia tra alcuni articoli della legge 44/2007 e la fonte superiore rappresentata dagli articoli dello Statuto che disciplinano la materia dei Referendum abrigativi e delle Proposte di Legge di Iniziativa Popolare, “dovrebbe” produrre di sua propria iniziativa.
La fase “preliminare” della iniziativa referendaria è stata avviata dai Cittadini promotori il 3 marzo scorso con il preavviso di deposito del 10 marzo successivo, presso l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale e nelle mani del Responsabile del procedimento da questi indicato, dei 3 quesiti e dei 3.000 moduli da timbrare e vidimare “al fine” di poter provvedere, nei successivi 120 giorni, alla raccolta e autenticazione delle firme necessarie, “al fine” di esercitare, dopo la valutazione e dichiarazione di ammissibilità dei 3 quesiti e di regolarità e legittimità delle 25.046 firme, la effettiva iniziativa referendaria con la “indizione” dei referendum ammessi da parte del Presidente della Giunta Regionale.
Tale “fase preliminare” è stata invece bloccata e “rinviata” dall’Ufficio di Presidenza e dal Presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, che tra l’altro, essendo già stato nominato responsabile e coordinatore regionale del partito di “Forza Italia”, avrebbe dovuto chiedere “immediatamente” una “interpretazione autentica” al Consiglio regionale delle norme considerate controverse, così come, invece, è stato fatto il 17 marzo scorso in merito alla nuova Legge Elettorale al fine di stabilire il numero di firme da raccogliere per la presentazione della Candidatura a Presidente della Regione.
Questo che segue è l’ordine del giorno della seduta del Consiglio regionale del 9 maggio prossimo: come si vede, non c’è nessun punto relativo alla interpretazione autentica richiesta dal Comitato Promotore, mentre i punti 7 e 8 riguardano proprio il Collegio per le Garanzie Statutarie ancora oggi incompleto dal giorno della sua istituzione!
SEDUTA DEL 9 MAGGIO 2014 |
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