Giulianova, In rilievo

Giulianova. Rotaie dinamiche, strategie per la mobilità ferroviaria e la centralità della stazione di Giulianova

 

                               

Nella cittadina adriatica il convegno promosso da Luciano Monticelli

per discutere di una componente fondamentale nello sviluppo del territorio

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Si chiama “Rotaie dinamiche. Strategie per la mobilità ferroviaria e la centralità della stazione di Giulianova” il convegno che si è tenuto sabato 17 maggio nella Sala Kursaal della cittadina adriatica organizzato dal candidato al Consiglio regionale d’Abruzzo Luciano Monticelli.

 

Obiettivo dell’incontro era quello di riunire attorno a un tavolo amministratori e tecnici per discutere di quella che è senza dubbio una componente fondamentale nelle catene logistiche multimodali per il trasporto passeggeri e merci sotto numerosi punti di vista.

 

“E’ stata l’occasione – precisa meglio in merito Luciano Monticelli – per fornire un contributo di chiarezza e di possibili orientamenti. L’idea è ovviamente quella di mettere al centro del dibattito le città e l’importanza di nuovi investimenti, politiche e servizi per la mobilità ferroviaria”.

 

All’incontro-dibattito hanno partecipato, oltre al candidato al Consiglio regionale d’Abruzzo, Francesco Mastromauro, sindaco della città di Giulianova, Tino Di Cicco, segretario di FederConsumatori Abruzzo, Maurizio Gentile, responsabile della Direzione Investimenti di Rfi – Rete Ferroviaria Italiana e Luciano D’Alfonso, candidato alla presidenza della Regione Abruzzo. Ha moderato l’incontro Renzo Re.

 

 

 

 

 

 

 

“Il potenziamento della rete ferroviaria – continua Monticelli – può rappresentare la chiave di volta per lo sviluppo sociale, infrastrutturale ed economico della nostra regione e, in questo senso, molto ancora può e deve essere fatto. In Abruzzo esistono piccole linee ferroviarie che attendono un consistente rilancio e altre che, seppur smantellate, non sono decadute nel ricordo e nella voglia della gente di rivederle attive. Costruiamo insieme un sistema migliore”.

 

Dello stesso avviso tutti i partecipanti alla tavola rotonda, che hanno concordato sulla necessità di una nuova classe dirigente in grado di ridare un ruolo e un futuro alla direttrice adriatica.

 

“La richiesta che facciamo – è stato sottolineato – è quella di ridare lustro e di investire nell’offerta. La Regione gioca da questo punto di vista un ruolo fondamentale: è necessario fare un salto in avanti. Non servono interventi grandi, ma razionali e l’ente Regione deve iniziare a pianificare e a portare sul tavolo scelte mirate. Bastano piccoli interventi infrastrutturali e una gestione più razionale. È ora di scendere in campo e di impostare maggiori competenze”.  

 

 

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