Al vertice delle priorità tra le grandi emergenze e le aree nevralgiche della città, il Coordinamento comunale di Sel Pescara colloca il nostro grande fiume. Un fiume che va inteso come un vero e proprio soggetto di diritti, diritti finora negati da una politica che si attiva (pelaltro tardi e male) solo nei confronti dell’asfalto e del cemento. E’ proprio a causa di asfalto e cemento che le tante acque che scorrono sotto la nostra città hanno creato allagamenti, disastri e lutti nei mesi scorsi. Ed è per questo che si deve intervenire improrogabilmente per risanare il Fiume che da il nome alla città, il più grande dell’Adriatico per portata d’acqua al di sotto del Po. Pensiamo alle sue rive, per creare quel grande Parco Fluviale tanto atteso, la cui utilità è rivolta non solo allo svago della cittadinanza ma soprattutto alla pulizia delle acque e dell’aria. Pensiamo al suo corso, nei territori comunali dell’hinterland, con i quali attivare del tavoli, peraltro già esistenti ma ignorati da questa amministrazione uscente, per poter agire a monte e prevenire l’inquinamento dei fanghi all’imboccatura del nostro porto canale. Oltre al Parco Fluviale e ai tavoli di concertazione, occorre creare una mappa delle fognature e delle acque sotterranee, per evitare futuri intasamenti e opere di canalizzazione sbagliate, dannose e costose.
Roberto Ettorre, coordinatore Sel Pescara e candidato alla Regione Abruzzo nella circoscrizione di Pescara